Oltre alle Bandiere Verdi, ogni anno la Carovana delle Alpi di Legambiente assegna le Bandiere Nere, quelle che segnalano lacerazioni del territorio alpino con pratiche inutili e dannose. Da sottolineare il fatto che l’unica assegnata in tutta la Lombardia, tra le 8 conferite nel complesso, è arrivata in Vallecamonica, al Comune di Corteno Golgi, per “la rinuncia alla protezione della Riserva Naturale delle Valli di Sant’Antonio a favore di interessi privati, con un accordo per la riduzione dell’area della ZSC, la zona speciale di conservazione, e consentendo così la realizzazione di una mini-centrale e di infrastrutture turistiche invasive”.

Questa la motivazione riportata sul rapporto 2021 presentato dagli ambientalisti. La nota questione riguarda la centralina nelle Valli, opera di cui si parla da almeno 10 anni: “L’attuale Amministrazione Comunale, dopo anni di battaglie legali che hanno visto il Comune di Corteno, la Comunità Montana di Valle Camonica e Legambiente Lombardia opporsi con successo alla realizzazione di una derivazione idroelettrica nell’ambito della Riserva Naturale da parte della Segheria Bianchi, ha incomprensibilmente cambiato fronte” si legge ancora nel rapporto, in cui Legambiente parla di accordo con la controparte.

Tra ricorsi e procedimenti ancora in corso, l’Amministrazione guidata da Ilario Sabbadini ha deciso di stringere un accordo con Segheria Bianchi per ridurre l’area della Riserva e poter quindi consentire la realizzazione del progetto idroelettrico aggiungendo di suo delle infrastrutture turistiche, quali un trenino per trasportare i turisti verso le Valli, ulteriori parcheggi nell’area della riserva ed altri interventi potenzialmente impattanti su viabilità e sentieristica.

“Il sito della Riserva Naturale presenta una fragilità dal punto di vista idrogeologico ed il mancato ripristino delle opere illegittimamente eseguite e la realizzazione di ulteriori opere e infrastrutture non farebbe che compromettere ulteriormente un equilibrio già precario” commentano gli ambientalisti, rimarcando che il ritaglio e la riduzione dell’area della Riserva, oltre a creare un precedente pericoloso, mette a repentaglio una zona di massima naturalità e di maggior tutela della Riserva della Biosfera – MAB UNESCO della Vallecamonica.

“Le Valli di Sant’Antonio, per la loro struggente bellezza, con i torrenti che conservano ancora un’eccezionale naturalità, rappresentano un unicum nell’intero arco alpino e l’Amministrazione deve ripensare al più presto la sua scelta” è l’appello di Legambiente mentre mette la sua Bandiera Nera su Corteno.

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