(Foto di Azienda Agricola “Il Castagneto”)
La caigua (Cyclanthera pedata) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee il cui frutto ha un aspetto simile a quello di un cetriolo; è una specie annuale originaria del Meso e Sudamerica (aree montane del Perù e dell’Ecuador) che sarebbe stata importata in Italia da emigranti di ritorno dalle Americhe e coltivata in diverse vallate alpine, fra cui la Vallecamonica, dove è conosciuta con il nome di “ciuenlai” o “milione-miliun” per via della sua elevata produttività.
Produce piccoli fiori gialli e un frutto allungato di colore verde costituito da una polpa bianca e diversi semi neri. In Italia, esclusivamente in Lombardia, il frutto è consumato come alimento crudo o cotto e può essere conservato sottaceto o sottolio. La caigua è considerata anche una pianta officinale i cui principi attivi (molti dei quali non ancora investigati e caratterizzati), possiedono differenti effetti benefici per la salute umana. I frutti di questa pianta trovano largo impiego nella medicina tradizionale delle popolazioni andine per la loro attività antinfiammatoria, per le loro proprietà ipoglicemizzanti e per l’azione regolatrice del metabolismo dei lipidi che permette di abbassare i valori di colesterolo e trigliceridi nel sangue.
Ora un progetto, di cui il Polo Unimont dell’Università degli Studi di Milano è capofila, sta analizzando le caratteristiche agronomiche, fitochimiche-nutrizionali e medicinali delle popolazioni di caigua lombarde rapportate a quelle mesoamericane. Tale studio consentirebbe di avere i dati scientifici necessari per iscrivere le landraces di caigua lombarda all’Anagrafe nazionale dell’agro-biodiversità (per avviare azioni di conservazione della risorsa genetica) e per promuovere l’avvio di nuove filiere agro-alimentari e/o erboristico-medicinali in grado di incrementare le risorse vegetali della Lombardia e favorire lo sviluppo sostenibile dei territori montani.
Per fare ciò sono stati allestiti nelle scorse settimane i primi campi sperimentali con 4 varietà di caigua nel comune di Darfo Boario Terme, in collaborazione con l’Azienda Agricola “Il Castagneto” di Piancamuno. Nei prossimi mesi i campi sperimentali saranno monitorati con lo scopo di comprendere quali siano le tecniche di coltivazione più efficaci ai fini produttivi. Saranno prelevati alcuni campioni e prodotti degli estratti la cui bioattività sarà analizzata presso il Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia dell’Università di Siena, partner di progetto.