La nuova scoperta fatta in ambito archeologico in Vallecamonica ha dello straordinario ed unico nel suo genere. Siamo a Monticolo di Darfo: qui, grazie a dei lavori di riqualificazione ambientale per mano del Consorzio Forestale Bassa Valle, è stato rinvenuto un nuovo sito archeologico risalente al periodo tra il tardo antico e l’era longobarda, estremamente raro, se si considera che di sito come questi in tutta Italia ce ne sono solo una decina.

Una volta ripulita l’area, sono entrati in azione gli archeologi della Soprintendenza di Brescia e Bergamo che, insieme al Comune di Darfo Boario Terme, hanno dato il via agli scavi. Quello che sta venendo alla luce è un sito d’altura fortificato, un raro esempio di “castrum” presente in Italia settentrionale, che sta rivelando la presenza, tra la fine del quarto e l’inizio del quinto secolo dopo Cristo (ma frequentato fino all’ottavo secolo), di una guarnigione di soldati, chiamati a monitorare i passaggi in Vallecamonica.

La restituzione di questo importantissimo sito archeologico è stata presentata nei giorni scorsi dalla Cooperativa K-Pax, all’interno del progetto “Il castello ritrovato”, promosso in collaborazione con il Comune, la Sovrintendenza e Fondazione Cariplo Effetto Eco.

Un progetto che assume un doppio significato: oltre a quello storico-archeologico, infatti, è da sottolineare la sinergia messa in atto negli scavi tra archeologi e i richiedenti asilo ospitati da K-Pax; già messa in atto con successo nel sito di Minerva a Breno e che si sta ripetendo a Monticolo rinvendendo scoperte che hanno di fatto portato alla luce un nuovo sito archeologico in Vallecamonica.

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