C’è una trattoria, a Villa di Lozio, nota per la storia che l’ha portata ad essere uno dei luoghi più rinomati della ristorazione camuna, ma anche per i vari riconoscimenti che sta ottenendo in questi anni. E’ la trattoria Al Resù, oggi gestita dalla giovane chef Greta Gemmi, affiancata in cucina dalla nonna.

Al Resù, nei giorni scorsi, ha ottenuto un nuovo riconoscimento, rientrando tra le cinquanta migliori trattorie d’italia secondo il network Top 50 Italy, che ogni anno stila la classifica dei migliori ristoranti italiani e che si occupa anche della ristorazione nostrana nel mondo. Al Resù ha raggiunto la 42esima posizione in classifica: “Vale davvero la pena andare a Villa, per scoprire una cucina alpina che fonda le sue radici profondamente ed autenticamente nel territorio”, si legge nella motivazione, che ricorda anche le conoscenze tramandate “dalla nonna e prese in mano dalla giovane chef Greta, che ripropone con mano elegante tutta la sapienza di secoli di alimentazione montana dove le fermentazioni erano indispensabili per rendere commestibili materie prime difficili come resine, arbusti e germogli”.

Ad aver colpito gli esperti che hanno stilato la classifica, la capacità della chef di passare “da piatti locali tradizionali, come lo gnoc de colà, a portate come i ravioli al peruch (lo spinacio selvatico) dove la pasta ha la tipica consistenza spessa della sfoglia di montagna senza uova, la tartare di capriolo al lichene islandico o il risotto al levistico dell’orto con crema di latte fresco di mucca locale e coregone essiccato tradizionalmente all’aria del Lago d’Iseo”.

Per Greta Gemmi, dicevamo, non è il primo riconoscimento: da qualche anno rientra infatti nella guida delle Osterie d’Italia di Slow Food, ricevendo la cosidetta Chioccola, e l’anno scorso sempre Slow Food l’ha insignita del titolo di Miglior Chef Giovane. Per il ristorante di Villa di Lozio è un riconoscimento che giunge dopo gli sforzi passati di generazione in generazione, che hanno trasformato il luogo in cui oggi si trova Al Resù da campeggio a bar e infine ristorante che ha conqusitato non solo i camuni.

Share This