Allarme rientrato a Rino di Sonico dove nella notte 300 persone sono state fatte evacuare in misura precauzionale dopo l’allarme partito da uno dei sistemi installati per monitorare la situazione del torrente Rabbia ed il rischio inondazioni.
Per tutta la notte, i Vigili del fuoco volontari di Edolo, insieme a quelli di Pontedilegno e Darfo, con la Protezione Civile ed i geologi, hanno cercato di capire quanto grave fosse la situazione. Un compito reso difficile dal buio: solo nelle prime ore del mattino si è potuto constatare che si era verificata una scarica di materiale franoso, ma di bassa quantità, sufficiente però per far scattare l’allarme.
Gli abitanti della frazione, che nel frattempo erano stati accolti nell’unità di crisi allestita in Municipio, sono così potuti rientrare nelle loro abitazioni. Sempre in mattinata, è stato anche riaperto il tratto di Statale 42 che attraversa Sonico e che sempre per sicurezza era stato chiuso al traffico. Una procedura attivata dopo l’alluvione del luglio di sei anni fa quando Rino fu travolta da 250mila metri cubi di materiale franoso dalla Valrabbia. A Rino, nonostante l’allarme rientrato, si continua tenere sotto osservazione la situazione.