L’ordinanza firmata dal capo del Dipartimento di Protezione Civile Fabrizio Curcio il 6 ottobre mette nero su bianco, dopo la deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale dell’8 settembre scorso, le indicazioni per il coordinamento degli interventi da eseguire e le iniziative di urgenza, e assegna risorse per 3,25 milioni di euro a Niardo, Braone e Ceto, colpiti dall’alluvione del 28 luglio.

Il punto della situazione sulle attività svolte e gli interventi da completare è stato fatto durante la conferenza stampa convocata a Niardo, alla presenza dell’assessore regionale al Bilancio e finanza, Davide Caparini, del presidente della Comunità Montana di Vallecamonica, Alessandro Bonomelli, e del sindaco di Niardo, Carlo Sacristani.

Come ha spiegato l’assessore Caparini, che sin dai primi momenti dell’emergenza si è dimostrato vicino alla popolazione e agli amministratori, in seguito a questa ordinanza si entra in una nuova fase della gestione del post emergenza.

Si procede infatti – con la nomina di un commissario delegato, nella figura del Direttore generale della Direzione territorio e Protezione Civile regionale – alla stesura del piano con le misure e interventi a favore della popolazione, per la rimozione di situazioni di pericolo e per il ripristino di alcune funzionalità.

In particolare, l’ordinanza consente di assegnare contributi mensili per le persone sgomberate e definire misure economiche per le abitazioni delle famiglie colpite (fino a 5.000 euro) e per la ripresa delle attività economiche (fino a 20.000 euro). L’ordinanza prevede anche la possibilità, per i soggetti titolari di mutui relativi agli edifici sgomberati o legati ad attività commerciali ed economiche (anche agricole), di chiedere agli istituti bancari una sospensione delle rate dei mutui.

È stato spiegato che le risorse per questi Comuni ammontano ormai , a due mesi e più dal disastro, a circa 10 milioni di euro, corrispondenti a una buona parte dei 15 milioni stimati nel post emergenza per le opere di messa in sicurezza. “Un grandissimo risultato frutto del lavoro di squadra tra Regione, le direzioni generali di Territorio e Protezione civile, UTR, Arpa, la Provincia, la Comunità Montana e dei Comuni. Enti che si sono messi a sistema con la massima disponibilità, stringendo il più possibile i tempi, lavorando con impegno durante tutto il mese di agosto. Regione Lombardia continuerà la sua attività di ricognizione delle necessità di questo territorio e della sua popolazione” ha affermato Caparini nel corso del punto stampa organizzato presso il bar Enjoy del Crist, nella zona che ancor oggi riporta evidenti segni dell’alluvione.

L’assessore ha ricordato che Regione Lombardia ha messo a disposizione da fine luglio 6,3 milioni di euro per sostenere gli interventi con cui fare fronte ai danni maggiori con i lavori di mitigazione del rischio idrogeologico e di tutela della pubblica incolumità, mediante la realizzazione di interventi in somma urgenza per il parziale ripristino delle capacità di invaso delle opere e degli alvei e di interventi urgenti per la realizzazione di opere di regimazione idraulica.

Alla conferenza con la stampa locale è seguito, sempre a Niardo, un incontro tra i tecnici di Regione e i residenti che avevano bisogno di informazioni e chiarimenti in merito ai risarcimenti post alluvione.

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