Come Niardo anche Valle rivive oggi il ricordo di quel 24 agosto 1987, quando sulla zona si abbatté un’alluvione che in Valsaviore travolse Giovanna Bonomelli mentre si trovava nel suo fienile in località Cus.

Nel luogo della disgrazia venne realizzata una scultura, che raffigura la donna, sormontata dalla scritta: “il 24 agosto 1987 la violenza delle acque travolse nella sua corsa mortale Bonomelli Giovanna, distrusse case e terreni ma non la volontà della comunità di ricostruire”. Alla lapide venne poi affiancata una scultura dell’artista Mauro Bernardi, insieme al crocifisso che dal 1950 era collocato proprio all’esterno del fienile, rinvenuto molto tempo dopo a chilometri di distanza, nel greto del torrente Poglia.

Questa sera la vittima verrà ricordata su iniziativa del Comune di Saviore, della parrocchia e del gruppo della protezione civile di Valle con una messa di suffragio in località Cus alle 20.

Seguirà la proiezione di filmati dell’epoca accompagnati dalle testimonianze di chi ha vissuto i giorni dell’alluvione.

Niardo, che 30 anni fa registrò due vittime, inaugurerà una mostra fotografica sull’alluvione preceduta dalla messa alle 20 al cimitero.

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