Ci sono voluti due giorni e venti ore di lavoro, ad Iseo, per approvare il nuovo Piano di Governo del Territorio, la cui approvazione ha dovuto attraversare l’analisi di 177 osservazioni presentate nei mesi scorsi da residenti, associazioni ed imprese: di queste, 41 sono state respinte, 39 accolte e le altre parzialmente accolte.

Il nuovo Pgt contiene inoltre alcuni emendamenti che prevedono, tra gli altre cose, l’impossibilità di costruire nella zona di rivalago, sottoposta ora ad alcune restrizioni e regole legate alla costruzione di nuovi immobili o al restauro di quelli esistenti. Il Pgt prevede anche che le strutture ricettive con più di dieci camere non potranno cambiare destinazione d’uso e l’attivazione di strumenti per la rigenerazione urbana di aree dismesse e di fabbricati fatiscenti; attenzione anche al traffico, tramite strumenti migliorativi.

La ricettività dovrebbe aumentare per favorire il turismo, ma dovrebbe calare lo spazio riservato all’housing sociale. Durante la lunga discussione c’è stato spazio anche per parlare delle strutture di vendita, riducendo i diritti edificatori sulle aree destinate all’insediamento di attività commerciali ed eliminando la possibilità di realizzare altre medie strutture di vendita, già presenti ad Iseo a poche centinaia di metri di distanza l’una dall’altra.

Polemiche dalla minoranza di Forza Italia e Progetto Iseo: quest’ultima, in particolare, dopo aver lamentato il fatto che alla prima seduta la maggioranza non fosse presente, parla di “amarezza di fondo per un’occasione persa: quella di condividere con la comunità iseana le linee di sviluppo future. Ma quando le idee e, soprattutto la volontà di confrontarle con i cittadini, non ci sono è inutile illudersi”.

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