Venerdì 8 novembre, presso l’Auditorium Mazzoli della Comunità Montana a Breno si è tenuta la presentazione del numero di novembre-dicembre della prestigiosa rivista Archeologia Viva. All’interno, uno speciale di dieci pagine sul progetto Intorno a Minerva, che dal 2021 fa dialogare archeologia e accoglienza rifugiati.

Presenti in sala Piero Pruneti (Direttore della Rivista), Serena Solano (funzionario archeologo Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia, nonché Direttore del Parco Archeologico del Santuario di Minerva), Carlo Cominelli (Cooperativa K-Pax), Sergio Cotti Piccinelli (Distretto Culturale) e gli amministratori dei Comuni di Breno, Cividate, Malegno.

Negli ultimi 4 anni, le ricerche sulla pacifica convivenza tra culti camuni e latini in epoca romana sono state messe in relazione ai progetti d’integrazione dei rifugiati. Si è inaugurata una nuova narrazione tra fedi e culture che porta avanti buone prassi quali convegni interdisciplinari, percorsi con le scuole, occasioni di divulgazione. Oltre alla simbolica cerimonia di copertura autunnale e svelamento primaverile dell’altare protostorico, che ha molto colpito Pruneti:

breve estratto dalla nostra intervista a Piero Pruneti
Piero Pruneti

Per un centinaio d’anni, il culto indigeno locale continuò ad essere praticato accanto a quello nuovo, romano. Lo testimoniano le varie fasi costruttive del sito di devozione a Minerva, che alla fondazione di Civitas Camunnorum (vera e propria città romana in ambito alpino) nel tardo I sec a.C. si può intendere come santuario suburbano. Il nuovo porticato non andò a sovrapporsi, bensì ad inglobare l’area dell’altare protostorico. Il sito venne poi distrutto alla fine del IV sec d.C., in concomitanza con la cristianizzazione del territorio.

Ciò nonostante, la dea Minerva rimase nei toponimi locali, mentre il sito assunse progressivamente le caratteristiche di un “non-luogo”, dominato dalle spine dei rovi: località Spinera. Ora, grazie alle indagini archeologiche rese possibili dagli scavi (1986, anno di rinvenimento della statua di Minerva – 2003, anno di scoperta del santuario preromano), all’apertura del Parco nel 2007 e al lavoro del progetto, questo posto sta pienamente tornando riconoscibile sotto il nome di Minerva, dea della ragione.

Non è un caso che il progetto Intorno a Minerva sia nato nel 2021. L’anno rappresenta infatti il 35esimo anniversario dalla scoperta del santuario e i 10 anni del progetto di microaccoglienza a Breno.

Serena Solano, Piero Pruneti

Carlo Cominelli ha sottolineato quanto importante sia puntare l’attenzione sulla narrazione del pacifico contatto culturale tra Romani e Camuni. Un aspetto che è stato portato alla luce anche grazie alla partecipazione diretta dei rifugiati accolti in Valle Camonica. Ad esempio, tre rifugiate hanno assistito la restauratrice nei lavori di recupero dell’altare protostorico.

Nel progetto, il dialogo abbraccia anche la dimensione interdisciplinare mettendo a confronto scoperte e approcci di diversi corsi di studio. “Ai convegni che organizziamo gli esperti partecipano gratuitamente, per il gusto e il piacere di stare insieme e condividere”, aggiunge Cominelli. Lo spirito è quello della riemersione di reperti e valori nel clima della xenia, l’ospitalità degli antichi Greci.

Carlo Cominelli, Piero Pruneti

Sul sito, sulla sua funzione e sul tip0 di culto che si praticava resta ancora tanto da scoprire. Sicuramente si trattava di un luogo molto importante, come si evince anche dal tipo di marmo con cui la statua di Minerva venne realizzata: il più pregiato. Qui non si veniva per chiedere di guarire, anche se la posizione del luogo lascia intendere che ci fosse un evidente collegamento con l’acqua. Difficile dire quante persone lo frequentassero. Si sa però che la gente veniva anche dalle vallate limitrofe: altrove, di simile non c’era niente.

Intorno a Minerva prosegue con un appuntamento già nella giornata di sabato 9 novembre, quando per le ore 14:30 presso il Parco Archeologico del Santuario di Minerva in località Spinera a Breno è prevista la cerimonia di chiusura invernale di Parco e altare protostorico, seguita da uno spettacolo di danza. Un evento realizzato nell’ambito di IN ITINERE con il contributo di Regione Lombardia. Il progetto continuerà poi con nuovi step, che Solano auspica possano procedere in questa direzione:

breve estratto dalla nostra intervista a Serena Solano

La due giorni 8-9 novembre è stata organizzata in occasione della Giornata Internazionale ONU per la prevenzione dello sfruttamento dell’ambiente in situazioni di conflitto armato (6 novembre) e della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre).

Il progetto “Intorno a Minerva. Il contatto culturale fra mondo antico e contemporaneità” è promosso dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia e dalla Cooperativa Sociale K-Pax di Breno, che si occupa di accoglienza. Il progetto è portato avanti grazie al sostegno dei Comuni di Breno, Cividate Camuno e Malegno e della Comunità Montana di Valle Camonica.

Durante la puntata di VocePRESENTE in onda alle 10:05 di venerdì 15 novembre manderemo in onda le nostre interviste complete a Piero Pruneti, Serena Solano e Carlo Cominelli. La puntata si potrà poi riascoltare dalla pagina della trasmissione.

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