C’è la speranza al centro del messaggio di Monsignor Pierantonio Tremolada, Vescovo della Diocesi di Brescia. Così come la speranza è il cardine di quest’anno giubilare, al quale questo Natale c’introduce.
Come da tradizione, il Vescovo ha rivolto i propri auguri a tutta la Diocesi in occasione del Santo Natale 2024, manifestando affetto verso i fedeli. Il riferimento all’apertura della Porta Santa non poteva certo mancare: con il Natale si apre infatti un ciclo importante per i Cristiani.
Ciclo che lo stesso Papa Francesco, come sottolineato anche da Monsignor Tremolada, si compirà all’insegna dell’essere pellegrini di speranza. La stessa speranza che è molto più di una semplice parola e che, particolarmente preziosa, ricorre spesso. Il Natale ne è proprio il fondamento, come sentiamo nel discorso caricato nei giorni scorsi sul canale YouTube della nostra Diocesi.
Una speranza che siamo chiamati a tenere viva, affinché a sua volta questa possa tenere viva la luce della vita. Essa vive di futuro ma anche di presente, appoggiandosi sul Bene di cui facciamo esperienza oggi. Da qui l’importanza di cogliere i segni di speranza e l’azione di chi la semina.
Sta a noi tutti distribuire questi semi da realizzarsi nel futuro. “Il futuro ci porterà quel bene che dà piena espressione a quel bene che già vediamo in questo momento.” Un fondamento radicato nell’incarnazione di Cristo Gesù, portatore di speranza, giunto tra noi nel presente che viviamo. E che sarà con noi nel futuro che speriamo.
Circa 680 viaggi per un totale di 100 utenti trasportati e 26.000 chilometri percorsi. Si chiude così il 2024 per il Taxi Sociale di Pian Camuno, servizio che risponde alle esigenze della fetta di popolazione che ha difficoltà negli spostamenti a carattere sanitario.
Avviato nel 2010, il servizio nasce da un lavoro di squadra dell’Amministrazione insieme ad aziende e cittadini. Grazie all’impegno comunale, a sponsor e volontari è stato possibile acquistare i mezzi.
Totalmente finanziato dal Comune e pertanto gratuito, si rivolge ai residenti di Pian Camuno che rientrano nelle categorie degli over 65, oppure che presentano condizioni di fragilità quali disabili e infortunati per cui il trasporto su carrozzina necessita di mezzi idonei.
Le persone che ne fanno richiesta vengono accompagnate presso le strutture ospedaliere per terapie mediche e riabilitative o gli appuntamenti diagnostici. In alcuni casi si tratta anche di cure continuative o ricoveri.
Tra le mete ci sono Esine, Brescia, Ome e Travagliato. Il servizio si dirama anche nella bergamasca, presso strutture sanitarie a Lovere o Bergamo città.
12 gli autisti, tutti volontari, coordinati da Laura Meschiari e Donata Morandi, anche loro volontarie. “Il servizio è un fiore all’occhiello del nostro Comune”, racconta ai nostri microfoni Erica Bianchi, Assessore ai Servizi sociali di Pian Camuno.
Bianchi ha espresso il suo ringraziamento in particolar modo verso quanti si occupano della parte organizzativa, oltre che a tutti i volontari di quella che vede come “una grande famiglia”.
Non mancano le storie significative, come quella volta in cui il viaggio di ritorno si è trasformato in un repentino cambio di rotta verso il Pronto soccorso più vicino, cui affidare un passeggero che lamentava un malore. Una decisione dettata dalla presenza di spirito e dall’esperienza sul campo del volontario, che ha permesso di salvare una vita.
Il Taxi Sociale si avvale di mezzi comunali: un pullmino attrezzato e auto elettrica, cui se necessario si aggiunge un’altra automobile (sempre elettrica). Laddove i mezzi fossero occupati in altri servizi, entrano in gioco quelli dell’AUSER di Pisogne, con il quale il Comune ha stipulato una convenzione.
Il servizio, totalmente finanziato dal Comune di Pian Camuno, è frutto del lavoro dell’Assessorato ai Servizi Sociali, con il coinvolgimento dell’Assistente sociale comunale, l’AUSER di Pisogne e di tutti i volontari e le volontarie.
Per maggiori informazioni:
Ufficio Taxi Sociale – via don S. Gelmi 32, Pian Camuno
Aperture: il lunedì e il mercoledì dalle 9 alle 11, il giovedì dalle ore 14:30 alle 16.
Per usufruire del servizio si può contattare direttamente il Comune.
Troppo cloro nell’acqua del rubinetto, questo quanto riscontrato dalle recenti analisi presso le abitazioni di Montecampione. Il Comune di Artogne ha quindi ordinato ai cittadini di far bollire l’acqua per almeno 20 minuti prima di utilizzarla per scopo alimentare.
A segnalare il problema è stata l’ATS della Montagna, dopo avere prelevato il campione di verifica il 27 novembre e aver analizzato l’acqua della sorgente da cui si approvvigiona tutto il comprensorio. La non conformità emersa colpisce quindi anche le abitazioni della zona che rientrano nel territorio di Pian Camuno.
Nello specifico, l’Ordinanza numero 76 si rivolge agli utenti delle località “Montecampione” e “Pateghe”, serviti dall’acquedotto posto in località “Montecampione”.
Causa probabile dell’anomalia riscontrata, il possibile malfunzionamento di una pompa di dosaggio, che si pensa abbia causato l’innalzamento dei livelli di cloro nelle tubature.
Non è ancora chiaro fino a quando l’operazione si renderà necessaria. Si calcola che a dover far bollire l’acqua del rubinetto possano essere circa 6.000 persone. Si tratta di una stima basata sugli oltre 2.000 appartamenti presenti.
Malcontento è stato espresso da Paolo Birnbaum, Presidente del Consorzio dei residenti. Nella mail di posta certificata inviata alla Siv, la società che gestisce la distribuzione dell’acqua nella zona interessata, si definisce la situazione “intollerabile“, richiedendo l’intervento immediato.
Ad aumentare il disagio, come espresso da Birnbaum, sono il periodo di elevata affluenza turistica e il nuovo verificarsi dell’episodio a circa 8 mesi da una precedente anomalia. Situazione che, precisa il Presidente del Consorzio, si sta riscontrando con una frequenza decisamente maggiore rispetto al passato.
Barbara Bonicelli, la Sindaca di Artogne che il 17 dicembre ha firmato l’ordinanza, si unisce all’auspicio del rapido ripristino delle condizioni ottimali. “In questo momento stiamo mettendo in campo quanto di nostra competenza affinché si rientri nella norma”, ha dichiarato.
Sarà un fine anno all’insegna della musica e del divertimento, quello in programma per il comprensorio sciistico di Aprica e Corteno. Dal 28 al 30 dicembre si potrà assistere al festival “Note sulla Neve“, che avrà come ospite d’eccezione Cristina D’Avena.
La pista illuminata più lunga d’Europa – ben 6 chilometri – promette un’esperienza coinvolgente e completa per tutti i frequentatori della skiarea. L’ambizione è quella di valorizzarla, trasformandola in una location attrattiva sia per chi scia, che per tutti coloro che sono in cerca di intrattenimento di qualità.
Tutti gli ingressi sono gratuiti. Si comincia sabato 28 dicembre con la serata Ballando sulla Neve, dove le mascotte dell’evento coinvolgeranno persone di tutte le età in divertenti coreografie direttamente sulle piste illuminate.
Si proseguirà quindi con Music Party la sera di domenica 29: il concerto live della Rock Machine Band presso la partenza della seggiovia Baradello. La band è composta da Jan Maenti (voce), Andrea Torresani al basso, Ivano Zanotti alla batteria, Marco Grasseli e Paolo Zanetti alle chitarre e Alberto Linari alle tastiere.
Ed è proprio questa la serata che prevede come special guest Cristina D’Avena. All’evento su Facebook creato dalla pagina ufficiale della cantante hanno già risposto 375 persone.
Infine, lunedì 30 dicembre dalle 16:30 in Piazza Venturini a Corteno Golgi si terrà un brindisi di fine anno. Si propongono musica, animazione, un laboratorio e gonfiabili per bambini gratuiti.
Sarà un viaggio nella musica degli anni Sessanta e Settanta il concerto live solidale del 26 dicembre a Borno. Alle ore 21, presso la Sala congressi la musica incontrerà la solidarietà, in un evento in memoria di Francesca Rivadossi, compianta amica e cofondatrice dell’associazione La Gazza.
I brani saranno portati in scena dalle voci di Simona Amorini, Orietta Barcellini e Raffaele Cotti Piccinelli, che si esibirà anche alla chitarra. L’ensemble è completato da Chiara Ramazzini al flauto, Enrico Pedersoli alla batteria e Valerio Zigatti al basso.
Il concerto A Winter’s Night giunge quest’anno all’ottava edizione. Nel 2023 l’evento era stato organizzato a favore della Cooperativa Arcobaleno di Breno. Per il 2024 si è pensato invece di devolvere parte del ricavato dell’ingresso – a offerta libera – alla Fondazione D’oroTea.
La Fondazione D’oroTea si è sviluppata per onorare la memoria di Dorotea Giglio, la bambina di soli 4 anni venuta a mancare a maggio di quest’anno a Borno, a causa di un aneurisma cerebrale. Come ricorda la famiglia Giglio sul sito della Fondazione: “Il nostro desiderio è che Tea possa continuare a vivere esperienze nuove e stimolanti attraverso gli occhi di tutti quei bambini e ragazzi che vorremmo aiutare.”
La Fondazione ha come missione la promozione di progetti e attività sportive, ricreative e culturali dedicate ai bambini. Iniziative pensate per permettere ai più piccoli di crescere giocando e sperimentando i valori dello sport, imparando a fare squadra.
Tra i prossimi obiettivi che la Fondazione punta a raggiungere ci sono l’organizzazione di un corso di tennis per bambini dai 3 ai 6 anni iscritti alla scuola dell’infanzia di Borno, l’acquisto di defibrillatori con placchette pediatriche da installare nel Comune di Borno e negli edifici scolastici dell’Istituto Comprensivo di Cividate Camuno (con l’organizzazione di appositi corsi gratuiti sul loro utilizzo).
Chi desiderasse supportare la Fondazione D’oroTea può partecipare anche al Concerto sotto l’albero, in programma per venerdì 27 dicembre sempre a Borno: