Nessun tentativo di furto, ma un atto vandalico che potrebbe costare caro ai suoi autori. A meno di una settimana dall’episodio, i carabinieri hanno individuato i responsabili che, nella notte tra sabato 22 e domenica 23 marzo, avevano usato un’auto come ariete per provare a sfondare il portone principale della chiesa di San Giovanni Battista di Borno.
Sono due giovani di 19 e 22 anni, entrambi residenti sull’Altopiano del Sole: quella notte, in auto, avevano preso la rincorsa dal piazzale antistante la chiesa, per poi far salire al mezzo in corsa i gradini del sagrato e quindi abbattersi contro la porta principale dell’edificio.
Il portone, risalente al Settecento, non era stato abbattutto grazie anche alla presenza, all’interno, di alcune barre in ferro che il giorno successivo al gesto sono state sostituite da alcuni volontari; nonostante questo non sono mancati i danni.
Don Paolo Gregorini, parroco di Borno, aveva segnalato l’episodio prima a Matteo Rivadossi, sindaco del paese, e poi ai carabinieri che, aiutati dalle telecamere di videosorveglianza, sono riusciti a risalire agli autori dell’episodio. Ora dovranno presentarsi davanti ai giudici e rispondere dell’accusa di danneggiamento.