Il Circolo di Legambiente Basso Sebino è tornato all’attacco, nei giorni scorsi, contro il progetto della Casa di Comunità che il Comune di Pisogne e l’Asst della Vallecamonica vogliono realizzare su quattromila metri quadri dell’area verde ex Giordani.
Lo fa con un’altra lettera, inviata ad Asst e Comune, che segue quella di inizio settembre con cui il circolo lamentava il passaggio di destinazione dell’area da attività ricettiva alberghiera a struttura d’interesse sanitario ed assistenziale; e dopo il flash-mob con cui, a fine ottobre, gli ambientalisti chiedevano uno stop alla cementificazione sul lago.
Nella nuova missiva, le argomentazioni si soffermano sul fatto di poter cambiare progetti senza perdere i fondi del Pnrr: Legambiente spiega che il Consiglio Europeo ha approvato in via definitiva una nuova modifica al Pnrr italiano, che ha già presentato e ottenuto quattro richieste di modifica del piano, relative a ventisette misure e a quarantacinque scadenze.
Le modifiche sono state accettate per varie motivazioni, tra cui l’individuazione di alternative migliori, la correzione di errori materiali e l’inserimento del Repower Eu, il piano europeo per l’energia. In altre parole, “le modifiche proposte devono essere giustificate da circostanze oggettive, a causa delle quali non è più possibile realizzare i traguardi e gli obiettivi inizialmente previsti”.
Secondo Legambiente ci sarebbero dunque i presupposti per una modifica al piano relativo alla Casa di Comunità di Pisogne: “Se c’è la buona volontà da parte di Asst e Comune è ancora possibile modificare il progetto”, scrive il circolo, “per evitare il consumo di suolo previsto, la perdita dell’opportunità di ristrutturare le ex scuole elementari e una localizzazione del sito lontana dal centro e dalla stazione ferroviaria oltretutto priva di parcheggi”.