La Croce Rossa di Valle Camonica cerca volontari e la call non cade nel vuoto. Lo dimostrano le presenze al partecipato incontro di giovedì 9 gennaio, presso la sede di Breno. Una presentazione aperta al pubblico per introdurre alla storia e alle attività dell’organizzazione e soprattutto per lanciare il nuovo corso base, in partenza il 14 gennaio.
Operativa a livello nazionale e internazionale, la Croce Rossa è nata nel 1864. L’Unità Territoriale di Valle Camonica – sede distaccata sotto il Comitato di Palazzo sull’Oglio – attualmente conta 83 volontari, di cui 47 qualificati per salire in ambulanza. Un gruppo che, nel complesso, è cresciuto molto negli ultimi 10 anni.
Tutti conosciamo il classico servizio di soccorso a cui associamo la Croce Rossa: gli interventi in risposta alla chiamata al numero per tutte le emergenze, il 112. Chiamata che richiede un tempo tecnico d’intervento sotto i 2 minuti.
Ma chi entra nell’organizzazione non è tenuto a prestare questo tipo di servizio. Il ventaglio di attività, legate a formazioni specifiche che si possono frequentare anche presso altre sedi, è decisamente vario e ricopre anche ambiti meno conosciuti.
Tra questi, ci sono le attività socioassistenziali, il trasporto disabili, l’assistenza sanitaria a gare e manifestazioni, la formazione nelle scuole, gli interventi con unità cinofile, il soccorso sulle piste da sci, le missioni umanitarie, le lezioni sull’utilizzo del defibrillatore e i corsi di disostruzione pediatrica. Ogni area ha un referente e l’atmosfera che emerge è quella di una grande famiglia.
Tante le esperienze testimoniate dai volontari. “Croce Rossa non si occupa solo di emergenza e urgenza”, racconta Lisa, che durante la pandemia ha fornito assistenza sulle navi-quarantena al largo della Sicilia. Per poi realizzare il sogno, lo scorso aprile, di assistere agli sbarchi a Lampedusa, lavorando all’interno dell’hotspot e al molo.
C’è anche chi interviene nelle acque del Lago d’Iseo, o nelle zone alluvionate che possono emergere sul territorio nazionale. Caso che si è recentemente riscontrato in Toscana ed Emilia-Romagna.
Tutte attività autofinanziate, che possono andare avanti in particolar modo grazie a raccolte fondi e donazioni. Non manca l’attenzione da parte degli Enti territoriali e la solidarietà delle aziende della Valle Camonica.
Tutti i corsi sono gratuiti e il corso base, riproposto a cadenza annuale, rappresenta il primo step. Un’occasione per raccogliere adesioni di nuovi volontari e iniziarli alla realtà dell’organizzazione. Il corso parte il 14 gennaio e le iscrizioni sono aperte fino al 13, contattando: 328 47 96 298 / 0364 32 13 41.
Alla Croce Rossa di Valle Camonica e alla sua ricerca volontari Radio Voce Camuna dedica la puntata di VocePRESENTE in onda venerdì 17 gennaio alle ore 10:05. Ascolteremo insieme le nostre interviste a Sandro Vielmi, Lisa Gheza, Leonardo Bonzi, Gisella Favalli e Marzia Angeli. La puntata si potrà poi riascoltare dalla pagina della trasmissione.
Si è tenuto a Sondrio ieri, 9 gennaio, l’incontro tra l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, il direttore generale del Welfare di Regione Mario Melazzini con gli stakeholder del territorio. Presenti, in particolare, la direttrice generale dell’Ats della Montagna, fresca di nomina, Monica Fumagalli, e i direttori generali delle Asst locali: Corrado Scolari per la Valcamonica, Ida Ramponi per l’Asst Valtellina Alto Lario.
L’incontro ha rappresentato un’occasione di confronto e programmazione per il futuro dei servizi sanitari in una delle aree più complesse della Lombardia, con un’attenzione particolare alle esigenze specifiche delle aree montane e al rafforzamento della collaborazione tra le istituzioni locali e regionali, anche in vista delle prossime Olimpiadi di Milano Cortina 2026.
“Abbiamo voluto iniziare l’anno – ha dichiarato l’assessore Bertolaso – con un momento di dialogo diretto per presentare il nuovo assetto delle direzioni delle strutture sanitarie del territorio e tracciare le priorità per il futuro. L’Ats della Montagna è una realtà complessa, con peculiarità geografiche e organizzative che la rendono unica e originale. Per questo motivo, è fondamentale lavorare insieme per valorizzare quanto fatto fino ad oggi e affrontare le sfide che ci attendono”.
Per gli stakeholder del territorio è stata un’occasione di confronto e programmazione per il futuro dei servizi sanitari, volta a rafforzare la collaborazione tra Regione Lombardia e le istituzioni locali, con l’obiettivo di migliorare i servizi sanitari e sociali offerti ai cittadini. Sono stati affrontati temi cruciali come l’ottimizzazione delle risorse, l’innovazione tecnologica in ambito sanitario e il potenziamento delle strutture ospedaliere.
“Segnale positivo per il territorio dell’Ats della Montagna”, è il commento di Luca Masneri, presidente del Collegio dei sindaci di Ats della Montagna, nonché sindaco di Edolo, al termine dell’incontro a Sondrio tra Regione e istituzioni camune e valtellinesi. Masneri ha sottolineato l’importanza di una collaborazione stretta e continua tra le istituzioni locali e regionali per affrontare le sfide specifiche del territorio montano. “La nostra comunità ha esigenze particolari che richiedono soluzioni su misura. È fondamentale che le decisioni prese a livello regionale tengano conto delle peculiarità locali per garantire un servizio sanitario efficiente e accessibile a tutti”.
La Rsa Zirotti di Sale Marasino è stata arricchita di un nuovo ecografo color doppler palmare, apparecchio usato in medicina per studiare le situazioni anatomiche e funzionali di vasi sanguigni e cuore.
Ad acquistarlo e donarlo alla Zirotti sono state la Pro loco Centrolago e i ragazzi di Sale a tutta birra, associazioni che ogni estate tra fine luglio e l’inizio di agosto organizzano in paese una festa della birra i cui proventi permettono investimenti a sostegno di attività sociali.
Con cinque mila euro hanno dotato la Residenza sanitaria assistenziale del moderno ecografo, utile sia per compiere gli esami più rapidamente, sia per alleviare agli ospiti il peso di spostamenti e permanenze di diverse ore in ospedale.
Visto come sono trascorse sulle strade del territorio le settimane delle festività – fortunatamente senza gravi incidenti ma parecchio congestionate – viene accolto con trepidazione il progetto per migliorare la mobilità in Vallecamonica, oltre che in Val Seriana, che rientra tra quelli scelti da Regione Lombardia per l’assegnazione dei fondi del bando ‘Smart Mobility Data Driven’.
E’ stato chiamato “#IoViaggioinValle“, del valore di 2,5 milioni di euro finanziati dal Pirellone, e vede come beneficiarie la Comunità montana di Valle Camonica e Comunità Montana Valle Seriana e partner esterni il Cluster Lombardo della Mobilità, Anpas Lombardia e Università Milano Bicocca.
Il progetto ha l’obiettivo di migliorare la mobilità attraverso sistemi intelligenti di monitoraggio e controllo del traffico e dei parcheggi, interfacce d’uso per semplificare la vita dei cittadini nella scelta dei mezzi di trasporto, veicoli innovativi e soluzioni personalizzate per venire incontro agli utenti più vulnerabili. Il tutto senza dimenticare l’aumento della sicurezza negli spostamenti.
“#IoViaggioinValle assume il tema del sistema della mobilità dei territori montani come uno dei fattori chiave che concorrono a determinare le prospettive di coesione sociale e di sviluppo socioeconomico, contrastando le tendenze in atto di declino demografico e produttivo” ha commentato l’assessore regionale Alessandro Fermi presentando il progetto. I partecipanti devono ora accettare il contributo e avviare i lavori da realizzare entro giugno 2026.
Come noto durante le festività natalizie la Vallecamonica ha ospitato un ingente flusso di turisti. Questo ha comportato un forte impatto anche sull’erogazione dell’assistenza sanitaria, in particolare inerente il primo soccorso per quanto riguarda traumi e infortuni propri degli sport invernali, nonché le complicanze legate ai virus stagionali.
L’Asst della Valcamonica ha stilato un bilancio dell’attività sanitaria in questo periodo, che vede un forte affollamento del Pronto Soccorso degli Ospedali di Edolo ed Esine: dalla vigilia di Natale all’Epifania si sono registrati ben 2.253 accessi ai Pronto Soccorso degli Ospedali di Esine e di Edolo (1.351 ad Esine e 610 ad Edolo, ai quali vanno aggiunti 193 triage pediatrici e 99 triage ginecologici), con una media giornaliera di 160 utenti. La sintomatologia prevalente è legata a febbre e sintomi delle alte vie aeree (187 casi); rilevante anche il dato sui traumi cranici (33) e disturbi neurologici (56). Ben 190 utenti hanno avuto necessità di ricovero presso le strutture ospedaliere.
Al fine di intercettare i casi di lieve entità sul territorio, evitando di affollare i Pronto Soccorso, per le festività natalizie sono stati potenziati i servizi territoriali, soprattutto per l’alta Valle Camonica: potenziate le postazioni di Continuità Assistenziale di Edolo e Ponte di Legno, che hanno erogato complessivamente 285 prestazioni sanitarie, operando in coordinamento coi Pronto Soccorso di Edolo e di Esine per l’invio dei casi più gravi.
Nel medesimo periodo l’Ambulatorio Infermieristico IfeC dedicato a residenti, turisti italiani/stranieri e lavoratori stagionali presso la Casa di Comunità di Ponte di Legno ha avuto 30 accessi, comprendenti valutazioni, medicazioni semplici, indicazioni per pazienti con sindromi influenzali, misurazione di parametri vitali e orientamento alla rete dei servizi socio-sanitari.
Per quanto riguarda gli accessi all’Hotspot Infettivologico, aperto presso la Casa della Comunità di Ponte di Legno in collaborazione con i Medici di medicina generale, si sono rilevati 10 accessi per pazienti con problemi respiratori legati alle sindromi influenzali. E da martedì 7 gennaio è stato attivato anche il nuovo Hotspot Infettivologico presso la Casa di Comunità di Pisogne, sempre dedicato a pazienti con problemi influenzali.
A dodici anni dalla sua introduzione, il Comune di Darfo Boario Terme ha deciso di aumentare con il 2025 la propria tassa di soggiorno. A deciderlo è stato il Consiglio Comunale di fine dicembre, dopo un’attenta analisi e un confronto con le strutture ricettive del territorio.
L’aumento è in linea con gli altri Comuni: si passa, dunque, a 1,50 euro per gli hotel a 4 e 5 stelle, mentre per le altre strutture da 50 centesimi si passa a un euro. A pagare l’imposta saranno tutti i turisti che trascorreranno almeno una notte nelle strutture darfensi: nel 2023 sono stati 39mila gli arrivi, le presenze 120mila. Con questo aumento, secondo le proiezioni fatte dal Municipio, per il 2025 nelle casse del Comune dovrebbero arrivare 95mila euro, ovvero il doppio di quanto incassato nel 2024.