Darfo, aumenta la tassa di soggiorno

Darfo, aumenta la tassa di soggiorno

A dodici anni dalla sua introduzione, il Comune di Darfo Boario Terme ha deciso di aumentare con il 2025 la propria tassa di soggiorno. A deciderlo è stato il Consiglio Comunale di fine dicembre, dopo un’attenta analisi e un confronto con le strutture ricettive del territorio.

L’aumento è in linea con gli altri Comuni: si passa, dunque, a 1,50 euro per gli hotel a 4 e 5 stelle, mentre per le altre strutture da 50 centesimi si passa a un euro. A pagare l’imposta saranno tutti i turisti che trascorreranno almeno una notte nelle strutture darfensi: nel 2023 sono stati 39mila gli arrivi, le presenze 120mila. Con questo aumento, secondo le proiezioni fatte dal Municipio, per il 2025 nelle casse del Comune dovrebbero arrivare 95mila euro, ovvero il doppio di quanto incassato nel 2024.

Presentato il nuovo bando per il Servizio Civile Universale 2025

Presentato il nuovo bando per il Servizio Civile Universale 2025

L’inizio dell’anno e la ripresa delle varie attività dopo le feste coincidono con la pubblicazione del bando per il Servizio Civile Universale, voluto dal Dipartimento per le Politiche Giovanili anche per il 2025. Come sempre, a seconda del Comune o dell’ente, i progetti proposti spaziano dalla cultura (con servizi nelle Biblioteche comunali) all’assistenza verso i più fragili, fino all’affiancamento dei minorenni o dei più piccoli che frequentano le scuole dell’infanzia.

I requisiti, come sempre, sono chiari: possono partecipare al Servizio Civile Universale chi ha un’età compresa tra i 18 e i 28 anni, con cittadinanza italiana o di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea. I candidati dovranno poi sottoporsi a un colloquio, che ne decreterà l’idoneità al progetto per cui si è fatta domanda.

A proposito dei progetti, questi hanno una durata di dodici mesi, con un impegno di servizio di 25 ore settimanali e prevedono un contributo economico di 507,30 euro al mese. Le domande vanno inviate esclusivamente tramite il sito https://domandaonline.serviziocivile.it entro le ore 14:00 del 18 febbraio.

I PROGETTI PER IL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE IN VALLECAMONICA

Angolo Terme: 1 volontario per servizi assistenziali;

Breno: 2 volontari per servizi assistenziali;

Cerveno: 1 volontario per assistenza ai minori;

Edolo: 1 volontario per servizi della prima infanzia;

Esine: 2 volontari, uno per assistenza ai più fragili, uno per la Biblioteca;

Gianico: 2 volontari, per servizi scolastici;

Malegno: 3 volontari, 2 per servizi scolastici, uno per la Biblioteca;

Ono San Pietro: 1 volontario per servizi assistenziali;

Pisogne: 2 volontari, uno per servizi assistenziali, uno per la Biblioteca;

Sonico: 1 volontario per servizi scolastici;

Unione antichi borghi di Vallecamonica: 1 volontario per servizi scolastici;

Unione dei Comuni dell’Alta Vallecamonica: 1 volontario, per servizi della prima infanzia

I PROGETTI PER IL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE SUL SEBINO BRESCIANO

Iseo: 2 volontari, uno per assistenza ai più fragili, uno per la Biblioteca.

Incudine, il Comune abolisce l’Irpef

Incudine, il Comune abolisce l’Irpef

La decisione è stata presa nell’ultimo Consiglio Comunale del 2024, ma sarà effettiva a partire da questo 2025: ad Incudine è stata abolita l’addizionale Irpef, che quindi non dovrà essere pagata nella prossima dichiarazione dei redditi dai residenti del Comune dell’Alta Vallecamonica.

L’abolizione è stata possibile, ha spiegato Diego Carli, sindaco del paese, grazie ad una politica di razionalizzazione delle spese, senza però far mancare gli investimenti. L’Irpef portava nelle casse del Comune circa 35mila euro all’anno, ma grazie al lavoro degli Amministratori è stato possibile rimuoverla approfittando dell’avanzo di amministrazione a disposizione del Municipio.

Il voto per l’abolizione è stato unanime: anche il gruppo di opposizione, guidato da Costantino Violi, ha votato a favore, rimarcando la bontà dell’iniziativa e confermando i rapporti cordiali che maggioranza e minoranza stanno avendo in questi anni, collaborando e portando a decisioni che fanno bene a tutta la comunità.

Cambio ai vertici dell’Ats della Montagna, “sorpresa per l’avvicendamento dopo un solo anno”

Cambio ai vertici dell’Ats della Montagna, “sorpresa per l’avvicendamento dopo un solo anno”

La notizia del nuovo incarico affidato a Vincenzo Petronella all’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico San Matteo di Pavia e quindi del cambio al vertice dell’Ats della Montagna ha generato alcune preoccupazioni in Vallecamonica.

A farsi portavoce di queste perplessità è stato, nelle ore scorse, Luca Masneri, sindaco di Edolo nonché vicepresidente della conferenza dei sindaci dell’Ats della Montagna. Al posto di Petronella alla guida dell’azienda sanitaria ora c’è Monica Fumagalli, già direttrice amministrativa, dal 2016 al 2021. A preoccupare, spiega Masneri, non è assolutamente la figura di Fumagalli come nuova direttrice generale, scelta che viene definita “ineccepibile”, con la certezza che ”saprà continuare il percorso di eccellenza avviato”.

Masneri sottolinea però la “sorpresa per un avvicendamento che arriva dopo un solo anno di incarico di Petronella, una situazione che temiamo potrebbe creare qualche disagio organizzativo. Apprezziamo lo spirito di servizio dimostrato, ma l’obiettivo rimane quello di garantire sempre la massima qualità dei servizi al cittadino, senza compromessi”.

Il sindaco di Edolo ne approfitta anche per ringraziare Petronella per aver svolto il suo lavoro “con impegno e dedizione: ora si guarda al futuro della sanità camuna, con particolare attenzione per la gestione delle strutture presenti sul territorio, in particolare gli ospedali di Esine ed Edolo, al centro di alcuni cantieri che miglioreranno la fruibilità e i servizi.

Borno, senso unico alternato sulla Sp 5 per lavori di manutenzione del ponte “del Panzen”

Borno, senso unico alternato sulla Sp 5 per lavori di manutenzione del ponte “del Panzen”

Iniziano questo martedì 7 gennaio i lavori di manutenzione straordinaria e consolidamento del ponte alla “curva del Panzen”, all’ingresso di Borno, lungo la Sp 5.

L’arteria è di competenza della Provincia di Brescia e l’intervento punta a mantenere in sicurezza il manufatto, situato sulla principale via d’accesso al centro abitato.

Per consentire lo svolgimento del cantiere viene istituito il senso unico alternato di marcia regolato da impianto semaforico h24 in via Marconi e in via Ponte d’Uscio.

L’ordinanza pubblicata dal Comune stima che i lavori vengano ultimati entro il 9 maggio, in tempo per l’inizio del 45° Trofeo Vallecamonica, che vede in quella curva alle porte di Borno uno dei punti cruciali della corsa.

Con il 2024 è finita la lunga storia della Macelleria Pedersoli di Breno

Con il 2024 è finita la lunga storia della Macelleria Pedersoli di Breno

Il 2025 ha registrato la chiusura di un altro negozio a Breno. Si tratta dell’attività storica Macelleria Pedersoli, punto vendita, tra l’altro, della salsiccia di castrato, insignita del marchio DeCo dal 2005. Enrico Pedersoli, l’ultimo erede della famiglia che da oltre un secolo aveva la sua attività in via Garibaldi, a fine 2024 ha deciso di chiudere. Le normative sull’adeguamento dei locali e degli impianti avrebbero richiesto uno sforzo che l’attuale titolare ha deciso di non affrontare.

Enrico rappresentava la quinta generazione di macellai della famiglia, avendo ereditato l’attività dallo zio Pino, fratello di Giovanni Pedersoli, il Signur del Doss, che a sua volta apprese dal brenese Pietro Rizzieri, emigrante in Svizzera per lavoro, l’arte del macinare la carne per produrre la salsiccia di castrato. Giovanni iniziò a lavorarla, commercializzandola poi in Valle e fino all’alto lago d’Iseo. Suo fratello Giuseppe gli subentrò nel 1932, gestendo la macelleria fino al 1950, quando presero il suo posto altri Pedersoli – Giglio, Giovanni, Girolamo e Martino. Pino Pedersoli ha poi condotto il negozio con Gisella, avviando il nipote Enrico ai segreti del mestiere, che ha svolto fino al 2024.

La macelleria ha promosso per parecchi anni “Il mese della salsiccia di castrato”, che coincideva con novembre, quando i ristoranti del paese proponevano un menù con al centro la prelibata specialità brenese.