Il McDonald’s a Edolo è realtà: inaugurato a Capodanno

Il McDonald’s a Edolo è realtà: inaugurato a Capodanno

Le tempistiche sono state rispettate e, come si vociferava da metà dicembre, il giorno di Capodanno ha segnato il debutto in Alta Vallecamonica, ad Edolo, del nuovo ristorante appartenente alla catena di fast food McDonald’s.

Da mercoledì 1° gennaio, quindi, chi è di passaggio mentre si reca sulle piste da sci o fa rientro a casa dopo le vacanze, ma anche ovviamente gli stessi residenti di Edolo e dei Comuni limitrofi possono pranzare, cenare, fare colazione o consumare un semplice snack nel nuovo punto vendita della multinazionale, che già nelle prime ore di apertura ha attirato la curiosità di numerose persone, grazie anche alla presenza del McDrive, che permette di ordinare e ritirare direttamente dalla propria auto.

Le opere per la costruzione del ristorante, costate quasi due milioni di euro a carico della società Rialto Due, erano cominciate a luglio, avvolte dalle polemiche di chi chiedeva di bloccare i lavori per salvaguardare l’area verde di 4mila metri quadri su cui ora sorge il ristorante e chi, invece, criticava la scelta di realizzare un fast food in un territorio in cui si potrebbero valorizzare di più i prodotti locali.

Tutte polemiche che Luca Masneri, sindaco di Edolo, ha sempre rispedito al mittente, ricordando che la nuova struttura sta dando lavoro a una cinquantina di persone residenti a Edolo e dintorni e che il Comune, come opera compensativa, ha ottenuto dalla società realizzatrice l’acquisizione e donazione di un’area di via Valeriana che sarà usata prima per facilitare le opere relative alla nuova variante della Statale 42 e poi come nuovo parcheggio.

È Ginevra la prima nata del 2025 in Vallecamonica

È Ginevra la prima nata del 2025 in Vallecamonica

Anche la Vallecamonica ha dato il benvenuto al primo nato del 2025. O meglio, alla prima nata: è una bambina, infatti, la prima a venire al mondo all’ospedale di Esine dopo la mezzanotte del 1° gennaio. Alle ore 18:17 di mercoledì è nata da un parto spontaneo, a termine, Ginevra, di 3,2 kg di peso.

È lei la prima nata in Vallecamonica, preceduta in città e provincia da altri bebè che hanno dato il via all’anno nuovo all’insegna della gioia per le famiglie che li hanno accolti. Il primo a nascere in tutto il Bresciano nel 2025 è stato Antonio, venuto alla luce alla Poliambulanza di Brescia alle 00:23; alle ore 03:04 è nata invece Charlotte, al Civile di Brescia; poco dopo, alle 03:48, a Manerbio è venuta alla luce Rawan.

Ancora al Civile di Brescia, alle ore 05:36, è nata Ginevra Sofia seguita, alle 06:32, da Danil, venuto alla luce al Sant’Anna, sempre in città. Alle ore 07:08 del 1° gennaio a Chiari è stato dato il benvenuto ad Harveer Singh Sahi, seguito pochi minuti dopo da un altro maschietto, ancora al Civile di Brescia.

Nascite che vogliono essere un segnale di auspicio per il contrasto alla denatalità, fenomeno che affligge anche il Bresciano in questi anni. A questo proposito, vi ricordiamo la nostra rubrica della domenica dedicata ai nati in Vallecamonica della settimana, realizzata con la collaborazione dell’Asst di Vallecamonica e del reparto di Pediatria dell’Ospedale di Esine. Ai piccoli e alle piccole facciamo i nostri migliori auguri, insieme alle congratulazioni per i loro genitori!

[Immagine di repertorio]

Incendio di Losine, rogo spento: in fumo 30 ettari, ma l’area resta sotto controllo

Incendio di Losine, rogo spento: in fumo 30 ettari, ma l’area resta sotto controllo

Il grande sforzo fatto tra il giorno di San Silvestro e quello di Capodanno dalle squadre dell’antincendio boschivo per domare l’incendio doloso a Losine ha portato i suoi risultati nella giornata di ieri, 1° gennaio, quando il rogo è stato spento.

Al lavoro 47 uomini dai gruppi di Cerveno, Cividate Camuno, Esine, Gianico, Piancamuno, Piancogno, Malegno, Losine, Darfo e non solo, sotto la guida del Gicom (Gruppo Intercomunale della Comunità Montana) e con l’ausilio dell’elicottero della Regione.

Le fiamme si sono sviluppate in località Camarozzi, al confine con Breno, in un’area difficile da raggiungere e che avvalora la certezza dell’origine dolosa: le fiamme hanno bruciato una trentina di ettari, di cui solo 22 a Losine, ma ad essere colpito è stato anche il territorio di Cerveno.

Mercoledì l’impegno maggiore dell’antincendio che, dopo aver domato il rogo per tutta la notte, ha fatto intervenire anche il canadair, che ha permesso di spegnere quasi totalmente le fiamme. Come spesso accade in queste situazioni, il lavoro non è finito, dal momento che sono necessarie azioni di controllo e di bonifica, per scongiurare ritorni di fiamma. Quel che è certo, dicono dal Gicom, è la natura dolosa dell’incendio, che avrebbe potuto avere conseguenze peggiori se solo ci fosse stato più vento. Resta, comunque, massima la raccomandazione a fare attenzione.

L’incendio sopra Losine resta attivo, le operazioni di bonifica proseguiranno anche giovedì

L’incendio sopra Losine resta attivo, le operazioni di bonifica proseguiranno anche giovedì

E’ ancora attivo e darà da lavorare anche giovedì l’incendio che si è sviluppato nel pomeriggio dell’ultimo dell’anno in località Crespalone, in territorio di Losine.

Sulle origini dolose o meno delle fiamme stanno indagando i carabinieri forestali, mentre sin dalle 15:30 di martedì, quando la sala operativa del Gicom ha attivato i gruppi AIB, le squadre si sono portate sul posto per fronteggiare il rogo.

“In tutto hanno operato 47 volontari di 12 squadre di protezione civile del coordinamento della Comunità Montana”, ha spiegato Dario Entrade, direttore delle operazioni di spegnimento (DOS) di Regione Lombardia, da noi contattato all’imbrunire del 1° gennaio, quando ha chiuso un’intensa giornata di lavoro che ha visto intervenire a più riprese anche due elicotteri antincendio regionali e un canadair. L’acqua è stata pescata dal bacino Enel del Col de L’oca, sopra Malegno, mentre per le operazioni da terra le squadre hanno fatto la spola con l’idrante da Losine.

“La stima degli ettari di bosco ceduo andati in fiamme è difficile da fare al momento, poichè si tratta di una zona impervia e piena di canali e piccole valli, a circa 1300 metri di quota. Questo è il motivo per cui, oltre al fatto che il terreno è siccitoso, l’incendio è ancora attivo” spiega ancora il DOS, dichiarando che le operazioni di bonifica dovranno proseguire anche il 2 gennaio, quando non si esclude che possa servire un nuovo intervento dell’elicottero.

Atto di cessione firmato: Montecampione Ski Area srl alla società Plan 1800 srl

Atto di cessione firmato: Montecampione Ski Area srl alla società Plan 1800 srl

Montecampione Ski Area srl è di proprietà della nuova società Plan 1800 srl, guidata dal presidente Devis Biena. L’atto di cessione è stato firmato nelle scorse ore in uno studio notarile di Brescia con il saldo dell’intero importo di aggiudicazione all’asta fallimentare: 1,2 milioni di euro. Il bando di vendita per il saldo definitivo concedeva 120 giorni dalla data dell’aggiudicazione, con possibilità di proroga fino al 31 dicembre.

Oltre al ramo d’azienda con funivie e seggiovie per la srl sono compresi i beni strumentali, la sede dell’ufficio alla Splaza, il marchio e due dipendenti. La Plan 1800 fin dal marzo 2023 era affittuaria degli impianti sciistici, in base a un contratto d’affitto tra le parti.

Come anticipato la scorsa estate, all’atto della presentazione dell’offerta di acquisto da parte di Plan 1800, tutto ciò è propedeutico alla finalizzazione del PAT “Patto Territoriale per lo sviluppo strategico, integrato e sostenibile del comprensorio sciistico di Montecampione-Bassa Valle Camonica” siglato nell’estate 2022 tra Enti pubblici locali e Regione Lombardia.

Infatti, è il passaggio chiave per poter procedere con l’individuazione e creazione del soggetto a capitale pubblico-privato, con capofila il Comune di Artogne, che sarà il veicolo dell’attuazione del PAT nonché della futura gestione dell’intero comprensorio sciistico con la partecipazione attiva del Consorzio Montecampione.

Intanto la stazione sciistica si è popolata in queste vacanze natalizie e l’offerta al momento prevede il tappeto del Bassinale Fun Park presso il Plan di Montecampione attivo, così come la seggiovia Gardena a quota 1200. Per gli impianti Baite e Larice si attendono comunicazioni dalla società Plan 1800.
 

Picchiato per strada a Brescia per aver criticato il fascismo, la condanna dell’Anpi provinciale

Picchiato per strada a Brescia per aver criticato il fascismo, la condanna dell’Anpi provinciale

Arrivano attestati di vicinanza e solidarietà all’insegnante 36enne di materie tecniche all’Istituto Antonietti di Iseo, vittima nella notte tra venerdì e sabato scorso, al Carmine a Brescia, di un’aggressione di matrice fascista da parte di un giovane che faceva parte di un gruppo. Il professore è stato colpito dopo aver criticato il duce e il fascismo. È riuscito a riprendere l’aggressore e ha sporto denuncia ai carabinieri dopo essere finito in pronto soccorso.

Il Comitato provinciale dell’Anpi Brescia è intervenuto in queste ore con una nota a sostegno del professore, in cui condanna l’accaduto: “Un episodio inquietante che riporta alla memoria stagione buia della storia del nostro paese che speravamo di esserci lasciati alle spalle” si legge nel comunicato. “Alla condanna dell’atto e alla speranza che ne siano presto individuati i responsabili, deve associarsi un impegno corale affinché la matrice antifascista della nostra Repubblica e della sua legge fondamentale, la Costituzione, sia riconosciuta da tutti, a partire dai rappresentante istituzionali di ogni livello come fondamento imprescindibile della convivenza civile”.

Conclude la nota: “Auspichiamo che questo terribile episodio spinga tutti gli istituti scolastici di Brescia e provincia a promuovere – nell’anno in cui ricorre l’ottantesimo anniversario della Liberazione del nostro paese dal nazifascismo – iniziative di approfondimento della storia della Resistenza e della nascita della sua più preziosa eredità, la Costituzione”. Attestati di vicinanza sono giunti anche dalla Cgil e dal Pd bresciani, oltre che da altri esponenti politici.