Nell’ultimo Consiglio comunale, Ceto ha votato la proposta di scioglimento dell’Unione dei Comuni con Cimbergo e Paspardo, decretando la fine di un’intesa che durava dal 1998.

Fu la prima aggregazione tra enti locali della Vallecamonica e tra le prime in Italia. Ora sembra tutto finito a causa della scarsa armonia tra gli attuali sindaci di Cimbergo (Polonioli) e Paspardo (De Pedro) da una parte, e quello di Ceto (Lanzetti) dall’altra.

Lo scioglimento dovrà essere ratificato dai tre Comuni e da ultimo dall’assemblea dell’Unione medesima. In caso contrario l’eventuale disavanzo di gestione verrà totalmente addebitato ai Comuni che non aderiranno alla proposta di scioglimento. Questo quanto stabilito nel corso della seduta da Ceto.

Paspardo e Cimbergo avevano chiesto il recesso di Ceto dall’Unione, in modo che l’ente restasse in essere con i soli due Comuni. Ma Ceto non ha alcuna intenzione di uscire dall’Unione, lasciandola in vita: vuole invece che l’esperienza si chiuda, perché Ceto era la struttura portante dell’Unione a tre, “ha lavorato tanto in questi anni e sicuramente non si accontenterà di una pacca sulla spalla da parte dei colleghi sindaci di Cimbergo e Paspardo” ha detto Marina Lanzetti.

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