Avrebbe compiuto 80 anni a dicembre lo scultore di Cevo Gian Mario Monella. Si è spento domenica pomeriggio nella Rsa di Malonno, lasciando un vuoto in tutta la Valsaviore e in Vallecamonica, dove le sue opere nascevano, prendevano forma ed erano apprezzate.

La salma riposa nella sala del Sacrario a Cevo, dove alle 20:00 di questo lunedì si terrà la veglia di preghiera. I funerali sono fissati per martedì 12 novembre alle 15:00 nella chiesa parrocchiale di Cevo.

Monella negli anni ’60 aveva frequentato l’Istituto Artigianato Artistico di Darfo Boario Terme e da allora la scultura lignea è sempre stata la sua grande passione, prediligendo l’arte figurativa. Le sue opere sono esposte in numerosi siti pubblici. L’artista ha partecipato a numerosi simposi di scultura lignea in Lombardia e Trentino Alto Adige e ha esposto in svariate mostre del settore.

Grande il suo impegno nel corso delle dieci edizioni del Simposio “Arte in Strada” di Temù con l’Associazione elTeler. Per anni è stato anche docente di scultura lignea nei corsi organizzati negli Istituti Comprensivi di Valle Camonica per le scuole primarie e secondarie dall’Associazione elTeler, della quale era Direttore artistico. “Abbiamo perso un artista che ha fatto la storia della Valsaviore, un personaggio che ha reso famosa la Valle Camonica fuori dai suoi confini con le sue sculture” ha dichiarato il presidente Balotti.

Cordoglio è stato espresso anche dall’amministrazione comunale di Cevo, attraverso il messaggio del sindaco, Simone Bresadola: “È con profonda commozione e dolore che ci uniamo al lutto per la scomparsa del Cavaliere Gian Mario Monella. È venuto a mancare non solo un amico, ma un grande artista e un uomo di pace, il cui impegno e dedizione verso la comunità rimarranno indelebili. Gian Mario ha tra l’altro svolto con passione ruoli di consigliere e assessore del nostro Comune, lasciando un segno profondo nella nostra comunità e nei cuori di tutti noi. Con sincero affetto, custodiremo il ricordo di una persona speciale, che ha fatto della sua vita un esempio di generosità e dedizione”.
Lo scultore lascia il fratello Angelo con la sua famiglia, nipoti e tanti amici.

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