A Cevo la Croce del Papa di Enrico Job, al centro tre anni fa di un crollo in cui perse la vita il giovane Marco Gusmini di Lovere, è stata ricollocata al suo posto, all’Androla.
Sulla sua inaugurazione, però tutto tace: è probabile che, per rispetto della vittima dell’incidente, non si facciano particolari cerimonie, per un’opera che resterà legata a quella tragedia. Diversa la situazione, invece, per la Via Crucis posizionata nel percorso che parte poco dopo la chiesa parrocchiale di San Lorenzo a Demo ed arriva a ridosso della Croce a Cevo.
Realizzata dall’associazione ‘El Teler’, l’opera è composta da 15 stazioni, raffigurate con pannelli in acciaio corten disegnate da Edoardo Nonelli, direttore artistico di ‘El Teler’, e commentate da don Roberto Domenighini, direttore dell’Eremo di Bienno e vicario zonale della media Vallecamonica. Se per la croce le ragioni della possibile mancata inaugurazione si possono intuire, su quella della Via Crucis resta il mistero.