A un anno dall’arresto, la Procura di Brescia ha chiesto una pena di 6 anni e 8 mesi per il dottor Giovanni Mazzoli, l’ex primario di Oculistica dell’ospedale di Esine.

Le accuse per il famoso oculista camuno, che ha scelto la strada del rito abbreviato (con riduzione di un terzo della pena) sono concussione, peculato e falso in atto pubblico.

Le indagini hanno fatto emergere che Mazzoli chiedeva denaro contante ai pazienti per saltare le lunghe liste d’attesa per interventi chirurgici, come quello per la catarratta.

La difesa dell’imputato, che ha già risarcito con 260mila euro pazienti e Asst della Valcamonica, ha chiesto di derubricare il capo di accusa: da concussione a induzione indebita. Per l’altra imputata, accusata di corruzione, i pm hanno chiesto il rinvio a giudizio. Si torna in aula per il dispositivo il 2 ottobre.

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