Un anno e due mesi con pena sospesa. Questa la condanna per Gian Bettino Polonioli, l’ex sindaco di Cimbergo. Sabato, in Tribunale a Brescia, il giudice per l’udienza preliminare Alessandra Sabatucci ha accolto il patteggiamento.
Il provvedimento dispone la scarcerazione di Polonioli, agli arresti domiciliari dal 15 aprile scorso. Misura cautelare che era stata richiesta dal sostituto procuratore Ambrogio Cassiani, che stava indagando sull’aggiudicazione pilotata di tre opere pubbliche del Comune di Cimbergo. Sindaco, consigliere e tecnico non avrebbero intascato denaro, ma avrebbero favoroto imprese “amiche”. Da qui l’accusa di appalti pilotati. Tre gli appalti pubblici incriminati, per un importo complessivo di circa 1 milione e mezzo di euro.
Oltre a quello dell’ex sindaco, il giudice ha accolto altri dodici patteggiamenti. Stefano Polonioli, all’epoca dei fatti consigliere comunale, ha patteggiato 18 mesi, 10 mesi sua moglie, Antonella Mottironi, responsabile dell’ufficio tecnico. C’è stato poi un altro patteggiamento a un anno, mentre gli altri sono compresi tra i sei e gli otto mesi. Un risultato importante per l’accusa, rappresentata dal pm Cassiani, dal momento che si tratta della metà degli imputati.
Gli imputati sono infatti complessivamente 26 e, sempre nel corso dell’udienza preliminare, alcuni di loro sono stati rinviati a giudizio, mentre altri hanno chiesto e ottenuto d’essere processati con il rito abbreviato. In quest’ultimo caso il processo sarà celebrato nel mese di novembre, mentre a dibattimento si andrà a gennaio 2020.