Il Caseificio Cissva sempre più controllato da Comunità montana e Bim. Fino ad oggi gli oltre cinquanta produttori di latte della cooperativa detenevano il 51% del capitale sociale (pari a poco più di un milione di euro), il restante 49% era di Comunità montana e Bim di Vallecamonica, Comunità montana del Sebino bresciano e Provincia di Brescia.
Ora però gli enti camuni – il Bim per 600 mila euro, e la Comunità montana per 150 mila – hanno deciso di sostenere un aumento di capitale. Denaro che si andrebbe ad aggiungere ai 4,5 milioni promessi da Regione Lombardia a suo tempo. Un intervento che complessivamente potrebbe quindi ripianare la perdita da 1 milione 800 mila euro registrata nel 2019 dalla controllata Cissva commerciale.
Il rilancio è stato affidato, ancora nel 2019, a Paola Pezzotti, sindaco di Sulzano, che ha preso il posto dello storico presidente, Giancarlo Panteghini. La decisione di aderire all’aumento di capitale dovrà essere ratificata dalle assemblee di Comunità montana e Bim, che aspettano il varo di Cissva. Le condizioni dettate dagli enti richiedono che Cissva modifichi lo statuto. In particolare, in assemblea, un socio sovventore, in base alla propria quota di partecipazione, esprimerà fino a 5 voti.
Il Consiglio di amministrazione sarà composto da 11 consiglieri di cui 8 eletti dall’assemblea e 3 nominati direttamente dal Bim, che si riserva potere nella scelta del presidente e del suo vice: per eleggerli servirà il voto favorevole di almeno 2 dei suoi rappresentanti. Nel protocollo di intesa predisposto dai due enti è previsto infine l’acquisto del caseificio e del punto vendita a Capo di Ponte: l’immobile però continuerà ad essere utilizzato dalla cooperativa per altri 18 anni.