Anche i pellegrinaggi del gruppo “Camminare è un’arte” sono sospesi. Dopo il primo appuntamento – svoltosi il 22 febbraio da Cevo a Bienno, senza nessun tipo di restrizione perché ancora il Governo non aveva emanato il primo decreto – anche il prete camminatore don Battista Dassa si è dovuto fermare.
Lo scorso 18 aprile si sarebbe dovuto tenere il “cammino lungo la storia” a Brescia, alla scoperta delle pietre d’inciampo, mentre a breve arriverà la comunicazione della cancellazione dell’appuntamento di maggio da Angone ad Ardesio in onore della Madonna: ancora troppo presto per muoversi in sicurezza.
Nel frattempo però c’è la possibilità di compiere…un pellegrinaggio da casa. Accadrà il 25 e 26 aprile, grazie alla collaudata collaborazione con il Csi di Vallecamonica, del quale il “Domba” è Assistente ecclesiastico. Già vi avevamo presentato la #tuttiacasarun lanciata dal Centro Sportivo camuno capitanato da Giuliano Ganassi, iniziativa rivolta agli sportivi con l’obiettivo di raccogliere fondi per gli ospedali di Vallecamonica iscrivendosi a una gara da svolgere tra le mura domestiche: sul tapis roulant o sulla cyclette, per le scale, in giardino o attorno al cortile.
L’iniziativa, per i fedelissimi alle proposte di don Battista, si tramuta in #tuttiacasaincammino, ovvero un pellegrinaggio indoor. Don Battista arricchirà il percorso dei partecipanti tra le mura di casa con una serie di riflessioni:
“Il nostro gruppo ha voluto entrare a far parte dell’iniziativa del Csi. Sabato mattina la prima giornata e domenica la seconda: ci saranno alcuni momenti di riflessione durante la giornata (trasmessi da Teleboario e PiùVallitv) in cui scandirò i percorsi che si stanno compiendo, un po’ come le soste che facciamo durante i normali pellegrinaggi. Vogliamo riflettere sul senso di questo periodo molto difficile, ma che non ci deve far dimenticare che abbiamo ancora la vita. Pensiamo anche alla Pace, essendo la ricorrenza del 25 aprile. Ed essere solidali con gli altri è qualcosa di bello e significativo, con il desiderio di aiutare gli ospedali di Vallecamonica, in segno di vicinanza a chi sta facendo un grande sforzo per gli altri“.
Don Battista conclude con una frase di don Tonino Bello: “Amate la vita in tutte le sue espressioni, amate il cielo, la terra, le piante, amate i tramonti, i mattini, amate la gente che vi sta attorno, amate i volti, scoprite i volti“.
E riflette: “Ci sono mancate molto le messe di comunità, facciamo sì che quando rientreremo siano un bel momento di incontro, di festa e di testimonianza di vita“.