Un gesto simbolico, ma con cui si è voluto sottolineare un atteggiamento che non permetterebbe un confronto doveroso su temi importanti per tutto il territorio. Così, a Pian Camuno, il Consiglio Comunale andato in scena martedì scorso, Vigilia di Natale, è stato disertato dalla minoranza di Pian Camuno 4.0: l’assemblea si è svolta alla presenza di sette esponenti della maggioranza, che hanno discusso gli undici temi all’ordine del giorno in una quarantina di minuti.

Stando all’opposizione, però, convocare un Consiglio Comunale che aveva tra i suoi punti l’approvazione delle aliquote Irpef e dell’Imu e il Documento Unico di Programmazione il giorno prima di Natale non avrebbe consentito il giusto dibattito.

“Riteniamo che l’istituzione del Consiglio comunale debba essere trattata con la massima serietà e non come formalità da sbrigare nel minor tempo possibile”, spiegano in una nota i componenti della minoranza, “i temi all’ordine del giorno meritano un confronto approfondito che difficilmente può avvenire in una seduta convocata alla Vigilia di Natale. Occupiamo i banchi della minoranza ma non siamo sotto il dominio del sindaco o della giunta, perciò abbiamo deciso di non prendere parte alla seduta”.

Da parte della maggioranza e di Giorgio Ramazzini, sindaco di Pian Camuno, nessun commento. Tra gli argomenti discussi martedì anche il piano per la nuova scuola materna alla Beata, da otto milioni e mezzo di euro.

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