“Tutta la Lombardia diventi economicamente zona rossa”. Lo ha detto il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala intervenendo martedì al consueto punto stampa sul Coronavirus, nel quale ha illustrato le valutazioni e le necessità emerse in occasione del tavolo Patto per lo Sviluppo convocato a Palazzo Lombardia, che ha condiviso un pacchetto di interventi da presentare al Governo.
In particolare la Lombardia chiede un commissario straordinario per le imprese sul modello ‘ponte Morandi’. Le aziende colpite dall’attuazione delle ordinanze devono poter godere di un sostegno per mancato guadagno o per disdette, ha affermato il vicepresidente Sala, che è anche coordinatore della task force permanente economia costituita per l’emergenza Coronavirus.
Tra le diverse proposte elaborate dal tavolo Patto per lo Sviluppo si guarda anche al fronte tributario, con la richiesta di sospensione, la rateizzazione fino alla cancellazione degli obblighi per l’anno d’imposta in corso per tributi e tasse nazionali e locali: IVA, IRPEF e Tributi locali con contemporanea compensazione delle risorse per i Comuni.
Nello stesso contesto l’assessore regionale al Bilancio, Finanza e Semplificazione Davide Caparini ha sottolineato che l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in conformità alle attuali evidenze scientifiche, ha riconosciuto che è consentito fare ricorso alle mascherine chirurgiche quali dispositivi idonei a proteggere gli operatori sanitari, aggiungendo: “In funzione di questo abbiamo ordinato 2,5 milioni di mascherine, 350.000 delle quali già consegnate ed entro la fine di questa settimana altre 700.000 arriveranno nei presidi ospedalieri”.
La Regione ha ordinato anche nuovi ventilatori polmonari, attrezzature di difficile reperibilità per le quali ci vorranno circa 45 giorni di attesa. Investiti in tutto 47 milioni di euro per gli acquisti, di cui 13 milioni di euro arrivano dalla Protezione Civile, il resto dalle casse di Regione Lombardia. A questi vanno aggiunti 10 milioni di euro per il reclutamento del personale: 100 medici e 200 infermieri.