All’alba di giovedì a Costa Volpino i poliziotti della Digos hanno perquisito la casa di un operaio di 52 anni nell’ambito di un procedimento penale che lo vede indagato per “istigazione a delinquere aggravata”.

Negli ultimi mesi infatti l’uomo, iscritto a un canale Telegram ribattezzato “I guerrieri“, si è lasciato andare a commenti balzati all’occhio della Digos di Milano che indagano nell’ambiente dei no-vax e dei no green pass più estremisti. In tutt’Italia ci sarebbero altri 7 indagati.

Il 52enne, operaio, che vive a Costa con moglie e figli, non aveva mai avuto a che fare in passato con la legge: gli inquirenti hanno ritenuto i suoi commenti violenti e pericolosi, tanto che nel corso della perquisizione gli sono stati sequestrati il cellulare e il computer personale.

Ma soprattutto due armi che aveva in casa, legalmente detenute per uso sportivo, ma che, di fronte al tenore delle chat, procura e polizia hanno ritenuto idoneo togliere alla sua disponibilità. Si tratta di una pistola Beretta semiautomatica calibro 9×21 e di una carabina semiautomatica calibro 223, oltre a un secondo fucile, ma ad aria compressa, e a 250 cartucce per la pistola: l’operaio è stato anche denunciato a piede libero per l’eccedenza di munizioni. Cautelativamente ritirato il suo porto d’armi.

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