E’ fissata per venerdì 18 aprile alle 18:30 la prossima seduta del Consiglio Comunale di Malegno. Tra i punti all’ordine del giorno c’è la presa d’atto dell’affidamento ad Acque Bresciane quale soggetto gestore del servizio idrico integrato a partire dal primo maggio 2025, dopo un anno di proroga dell’affidamento alla SIV, Servizi Idrici Vallecamonica (con la quale il contratto era scaduto a fine 2023).
Il sindaco Matteo Furloni ha già incontrato lunedì i malegnesi per spiegare loro la scelta della sua amministrazione, eletta a giugno 2024. La priorità al momento è quella di sistemare con urgenza le reti dell’acquedotto e della depurazione.
Questo passaggio comporterà degli aumenti delle tariffe, anche perché Acque Bresciane, valutata la situazione in cui versano gli impianti idrici, ha già dichiarato l’intenzione di voler investire, nel primo anno di gestione, almeno un milione di euro.
Malegno si aggiunge a Darfo, Edolo, Sonico, Malonno, Berzo Demo, Cedegolo, Paisco, Sellero, Angolo e Lozio, che già da tempo sono seguiti da Acque Bresciane. La scelta, ha chiarito Furloni, non è assolutamente di tipo politico. Come noto la Comunità Montana da qualche anno si sta battendo per costituire un Ato camuno per una gestione dell’acqua comprensoriale, sotto alla regia della SIV. Il sindaco ha ricordato che Malegno è stato tra i primi a credere, diversi anni fa, nella gestione camuna dell’acqua e la pensa ancora allo stesso modo: nel momento in cui la questione Ato dovesse concretizzarsi, ha assicurato, il suo Comune lo appoggerà.