Un’altra eccellenza camuna si fa strada fuori dai confini della Vallecamonica. Questa volta il settore in cui un camuno riesce a distinguersi ed ad ottenere una posizione di tutto rispetto è quello sanitario: Gian Luca Baiocchi è stato infatti nominato Primario del reparto di Chirurgia Generale all’ospedale Maggiore di Cremona.

Una soddisfazione per Baiocchi, nato a Breno nel 1973 e cresciuto ad Esine, paese in cui il padre Bortolo, oltre ad aver ricoperto la carica di vicesindaco, è stato anche Dirigente scolastico. Il percorso formativo di Baiocchi è partito proprio dalla Vallecamonica: dopo il diploma al Liceo scientifico Golgi di Breno, si è quindi spostato a Brescia, dove si è laureato alla Statale in Medicina e Chirurgia e dove ha conseguito la Specializzazione in Chirurgia Generale.

Da parte del prof. Baiocchi per tutti voi

Posted by Ricerchiamo Onlus on Wednesday, March 31, 2021

Formatosi grazie anche alle esperienze all’estero (in Belgio, Francia ed Inghilterra), Baiocchi è poi tornato a Brescia, dove oltre ad essere dirigente medico al Civile è diventato anche Professore Associato di Chirurgia Generale presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali della Statale.

Nella sua carriera, fino ad oggi, Baiocchi ha seguito circa 15.000 pazienti ed eseguito 7.100 procedure chirurgiche. Il passo avanti nella sua carriera è arrivato il mese scorso, vincendo il concorso che lo ha portato alla nomina di Primario.

Tra le sue altre attività, anche la co-fondazione e direzione scientifica di RicerChiAmo onlus, associazione che promuove la ricerca scientifica sulle neoplasie dell’apparato digerente; la presidenza della Fondazione “Eugenio Bravi” di Salò e la presenza nel Comitato Permanente della Fondazione Giuseppe Tovini di Brescia.

Tanta esperienza maturata fuori dalla Valle, dove però il prof. Baiocchi non solo continua a lavorare nel suo studio a Darfo, ma ha anche trovato l’amore: è infatti sposato con Vanessa, medico veterinario di Darfo, con cui ha avuto due figlie, Chiara ed Aurora. “A Brescia”, dice, “restano il mio cuore e la mia famiglia, ma anche una parte del mio impegno lavorativo”.

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