A fine dicembre dell’anno scorso la denuncia, poi il racconto agli inquirenti delle continue violenze che in questi anni ha dovuto subire. E poi, nei giorni scorsi, durante il processo a Brescia, la ritrattazione di tutto quanto.

Una donna di origine bosniaca e residente a Pisogne, di fronte ai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Brescia, ha fatto marcia indietro rispetto alle pesanti accuse che da mesi rivolgeva al marito, anche lui di origini bosniache.

Tutto è cominciato a fine 2023, quando la donna lo denunciò perchè al culmine di una lite in casa lui le diede una testata davanti alla loro figlia (fatto, questo, confermato dall’uomo). Nel denunciarlo, però, la donna aggiunse anche altri episodi di violenza e di minacce, tanto che al marito fu disposta la misura del divieto di avvicinamento alla moglie.

Nei giorni scorsi, però, in Aula la donna ha ritrattato, sostenendo che di vero c’è stato solo l’episodio della testata e di essersi inventata tutto il resto perché arrabbiata con l’uomo che, dal canto suo, ha ovviamente confermato questa versione.

I giudici hanno acquisito agli atti le informazioni della donna, ma il processo non si chiude, anche alla luce del fatto che la coppia in queste settimane si sia parlata tramite videochiamata, nonostante il divieto del giudice: prossima udienza il 1° ottobre.

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