(Foto di Bueggio dopo il crollo della Diga dal sito www.archiviogleno.it)

Martedì 1 dicembre ricorre il 97esimo anniversario del Disastro del Gleno. Era il primo giorno di dicembre del 1923 infatti, quando la diga, appena ultimata in Val di Scalve, crollò. Sei milioni di metri cubi d’acqua, fango e detriti precipitarono dal bacino artificiale a circa 1.500 metri di quota, dirigendosi verso il lago d’Iseo.

Il primo borgo ad essere travolto fu Bueggio. L’enorme massa d’acqua raggiunse l’abitato di Dezzo, che con Azzone e Colere fu praticamente distrutto. Il paese di Angolo venne risparmiato, mentre a Mazzunno vennero spazzati via la centrale elettrica e il cimitero. In poco tempo la massa di acqua e fango scese verso l’abitato di Gorzone e proseguì fino a Boario e Corna di Darfo, seguendo il corso del torrente Dezzo e mietendo numerose vittime al suo passaggio: i morti furono ufficialmente 356.

Un anniversario che bisogna continuare a ricordare, nonostante le attuali restrizioni dovute al Covid. La Pro Loco di Vilminore ha organizzato un incontro virtuale per presentare i progetti di memoria e di valorizzazione a cui Enti e associazioni hanno lavorato negli ultimi mesi, affinchè il sacrificio di centinaia di innocenti non si dimentichi, anche in vista del centenario del crollo, che si celebrerà nel 2023.

L’evento si terrà sulla pagina Facebook di Pro Loco Vilminore, alle 20.30 di lunedì 30 novembre. Interverranno: Loris Bendotti, antropologo e referente del progetto “Archivio Gleno” (Gleno. Una comunità di eredità), Luca Giarelli, archivista che si è occupato delle ricerche tra i documenti dell’Archivio di Stato, Pietro Orrù, sindaco di Vilminore e presidente della Comunità Montana di Scalve, Mirella Cotti Cometti, sindaco di Azzone e assessore ai Lavori Pubblici della Comunità Montana, e l’architetto Ezio Sisti. L’appuntamento virtuale è accessibile a tutti.

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