L’ultimo contatto con le famiglie di Samuel Harris e Aziz Ziriat risaliva al primo gennaio, quando avevano mandato una foto da un bivacco in Adamello. Martedì 7 gennaio sono partite le loro ricerche, poiché non si sono presentati a Orio al Serio in aeroporto per prendere il volo che li avrebbe riportati a Londra.

Così è scattato l’allarme, e ieri, 8 gennaio, è stato trovato il corpo senza vita di Samuel Harris, uno dei due turisti inglesi, 35 e 36 anni, che stavano compiendo delle escursioni sulle montagne al confine tra Lombardia e Trentino.

Qui, sul versante trentino dell’Adamello, in una conca ai piedi del Carè Alto, a quota 2600 metri è stato trovato, semisepolto dalla neve, Harris. Le condizioni meteo particolarmente difficili di questi giorni stanno impedendo di proseguire le ricerche per individuare anche il compagno di escursione.

Con tutta probabilità Harris e Ziriat non erano legati in cordata, ma stavano facendo una escursione nella stessa zona e si ritiene che anche il secondo turista inglese si trovi nella stessa area. Difficile, dopo così tanto tempo e con queste temperature, che sia ancora vivo.

Le indagini della Guardia di Finanza e dei Carabinieri hanno accertato che il primo gennaio Ziriat ed Harris si trovavano al bivacco Malga Dosson, alla base della parete sud del Carè Alto. Il tracciamento dei loro cellulari ha confermato l’ultimo contatto nella zona della Val San Valentino, in provincia di Trento, e poi alcuni dei loro effetti personali sono stati trovati proprio alla malga Dosson.

Solo nelle prossime ore si capirà quando le operazioni di soccorso del secondo alpinista disperso da parte del Cnsas potranno ripartire.

Share This