“Volete voi che il gestore unico del Servizio Idrico Integrato per il territorio provinciale di Brescia rimanga integralmente in mano pubblica, senza mai concedere la possibilità di partecipazione da parte di soggetti privati?”.
È questo il quesito a cui domenica 18 novembre 970mila bresciani saranno chiamati a dare una risposta, barrando la casella del sì o quella del no: in ballo c’è la natura della gestione del servizio idrico integrato, vale a dire acquedotti, fognature e depurazione. La Provincia aveva optato per una società mista, con l’ingresso di un privato (tramite gara) fino al 49%. Il comitato referendario vuole bloccare questo possibile ingresso.
Come per tutte le altre consultazioni elettorali anche per partecipare attivamente al voto referendario gli elettori dovranno recarsi nel seggio indicato sulla propria tessera elettorale portando con sé solo un documento di riconoscimento. I seggi saranno aperti dalle 8 alle 22. Lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura degli stessi.
Non è richiesto alcun quorum. Il referendum sarà comunque valido, poiché è di carattere consultivo. Una partecipazione massiccia al voto fornirebbe però al risultato un peso politico difficile da sottovalutare.