Il Vicario territoriale della zona I e parroco di Breno don Mario Bonomi conforta i fedeli camuni con un messaggio vocale inviato alla nostra emittente.

Ascolta l’audio di Don Mario Bonomi

“E’ un periodo difficile, esordisce il sacerdote, e anche il Vescovo raccomanda a tutti, anche a noi parroci, di stare di stare a casa, di stare guardinghi, perché è molto preoccupato per la situazione dei nostri ospedali. Il Vescovo va a dare la benedizione ai sacerdoti defunti; noi, come sacerdoti, in quest’emergenza siamo invitati a ritornare al nostro ruolo essenziale e principale, che è quello di intercedere e quindi passiamo il tempo in chiesa davanti a Gesù eucarestia, in preghiera, intercedendo perché questa battaglia, questa guerra possiamo dire, venga vinta”.

Don Mario invita i suoi parrocchiani e non solo a partecipare alle iniziative avviate dalla parrocchia del SS. Salvatore in questo periodo particolare per la professione di fede, che vede la sospensione delle celebrazioni con la presenza del popolo.

“Anzitutto la messa delle 8:00, che è trasmessa in diretta e registrata da Radio Voce Camuna e dalla radio parrocchiale. Alle 18:00 recitiamo invece il rosario il vespro. Siccome il vescovo chiede ai sacerdoti di fare un’ora di adorazione, io e don Claudio la facciamo tutti i giorni dalle 16:00 alle 18:00″.

Infine don Mario, inisieme a don Claudio, lancia un’iniziativa per grandi e piccoli: il 25 marzo, solennità dell’Annunciazione, si propone un momento di digiuno a pane e acqua, ma digiuno anche da social e dalla tv: “Quando ci verrà voglia di mandare un messaggio guardiamo Gesù e gli facciamo un bel sorriso , perchè lui è lì con noi”, suggerisce il parroco.

La conclusione del messaggio inviato da don Mario è affidato alle parole del profeta Isaia: «Sion ha detto: “Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato”. Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai. Ecco, sulle palme delle mie mani ti ho disegnato, le tue mura sono sempre davanti a me» (Is 49,14-16).

“Noi siamo sempre sotto lo sguardo di Dio, impariamo a guardarci negli occhi in questo tempo – anche la mascherina lo permette – e sostiamo nello sguardo infinito degli altri e nello sguardo infinito di Dio con la nostra preghiera”.

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