Si torna piano piano alla normalità ad Erbanno, frazione di Darfo Boario Terme colpita in maniera pesante dal maltempo di giovedì sera e notte, che ha causato l’esondazione del torrente Budrio. In poco tempo acqua, fango e ghiaia hanno invaso i campi coltivati e le abitazioni di via San Carlo e poi giù fino ad invadere la strada principale di Via San Martino.
“Devo dire che lo spavento è stato forte, in primis per l’incolumità delle persone, poi per tutta quella massa che in pochi secondi ha travolto tutto” ha raccontato il sindaco Dario Colossi nella serata di venerdì, tirando un sospiro di sollievo dopo ore concitate.
“La situazione si è normalizzata: il Budrio è in sicurezza grazie all’opera incessante delle imprese, che hanno affrontato la fase di prima emergenza, sono state riaperte le principali vie di collegamento della città, revocata l’ordinanza di sgombero delle famiglie e ripristinato il passaggio del treno (rimane la chiusura delle sbarre ed i lavori che continueranno ancora per alcuni giorni da parte di Ferrovie Nord)” ha spiegato Colossi facendo il punto della situazione.
Gratitudine è stata espressa dall’amministrazione per l’opera preziosa di sgombero delle masserizie e del fango dai garage e dalle abitazioni a cura della Protezione civile, che sta supportando le famiglie colpite da questo evento calamitoso. Ringraziamenti anche a Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia stradale, Polizia locale, Protezione Civile ANA, Procivil Camunia, impiegati comunali, operai e volontari, che da subito sono intervenuti e si sono messi a disposizione con le loro competenze, senza dimenticare il prezioso contributo dei geologi ed in particolare di Luca Albertelli.
Colossi ha precisato che già l’anno scorso il Comune aveva provveduto a pulire il torrente Budrio e le vasche e aveva in programma per l’autunno un altro intervento, pianificando queste azioni anche sugli altri reticoli minori grazie ai fondi derivanti dai canoni del RIM, ma sostiene, qesti fenomeni estremi rendono insufficienti le opere pensate e realizzate negli ultimi anni.