La Direzione generale dell’Asst di Vallecamonica ha fatto sapere che, grazie ad uno specifico intervento, è stato significativamente implementato l’impianto di distribuzione dei gas medicali, in modo da garantire la sostenibilità degli alti consumi dovuti alla somministrazione di ossigeno terapia.
L’Ospedale di Esine viene dedicato prioritariamente alla cura dei casi di COVID-19 e che attualmente sono 213 i posti letto disponibili dedicati all’emergenza. I restanti sono destinati al trattamento in regime di ricovero delle patologie delle diverse branche specialistiche trasferendo, solo se necessario, la gestione di parte dei pazienti non-COVID presso altri Ospedali individuati da Regione Lombardia come Ospedali Hub dedicati appunto a patologie non-COVID.
Le dimissioni per pazienti guariti, che dovranno proseguire a casa la terapia, sono state 31. Una notizia confortante, nonostante i numeri del contagio continuino a salire anche tra i camuni. Nelle scorse ore, anche grazie alle risorse messe a disposizione da Regione Lombardia e dal sostegno di enti pubblici e privati, sono state implementate nell’Ospedale camuno le attrezzature per fronteggiare l’emergenza con ulteriori tre ventilatori per pazienti con patologie respiratorie severe, 10 pulsossimetri, due letti per terapia intensiva funzionali al trattamento di patologie respiratorie, un ventilatore polmonare, 20 respiratori C – PAP, un video-laringoscopio e 4 monitor-paziente.
La consegna è avvenuta in elicottero ed è stata effettuata con l’ausilio dell’Arma dei Carabinieri. Sempre a proposito di strumentazioni, il Comitato AiutiAMOBrescia ha consegnato un ecografo per l’attività diagnostica di pronto soccorso, del valore di 300mila euro. Quanto alla raccolta “Aiutiamo l’ospedale” lanciata dall’Asst, si apprende che la cifra raccolta, in denaro e attrezzature, supera il milione e 800mila euro.
L’Azienda camuna ha reso noto inoltre di aver aderito al protocollo sperimentale dell’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Antonio Cardarelli” di Napoli del nuovo farmaco “tocilizumab”.
Si rende noto inoltre che negli ultimi giorni l’assessorato alla Protezione civile della Comunità montana di Vallecamonica ha attivato il servizio di trasporto a casa dei pazienti dimessi ricoverati per Coronavirus. È possibile richiedere il servizio contattando il sindaco del Comune di residenza.