Lotta all’evasione fiscale, anche internazionale; agli sprechi di risorse pubbliche e alla corruzione; contrasto patrimoniale alle “mafie”; lotta ai traffici illeciti ma anche azioni di controllo, nel periodo estivo, nelle zone di villeggiatura che hanno visto un’intensificazione a vantaggio delle imprese regolari e a protezione dei cittadini.
Anche quest’estate, infatti, nel territorio bresciano la Guardia di Finanza ha partecipato al piano straordinario di interventi a tutela dell’economia legale con particolare riguardo alle aree a maggiore vocazione turistica.
Nel complesso, sono stati scoperti 4 venditori abusivi in assenza di licenze e permessi previsti dalla normativa sul commercio e di pubblica sicurezza.
Sotto controllo sono finiti anche i proprietari di seconde e terze case per gli affitti nelle località di villeggiatura: nei 19 interventi effettuati, sono stati riscontrati 13 casi di irregolarità.
Sono, invece, 135 i lavoratori “in nero” o irregolari scoperti in questa stagione estiva, 79 quelli stranieri.
Nello specifico, la Tenenza di Pisogne, nel corso dei controlli, ha scoperto 3 società, operanti nel settore della fornitura di lavori di meccanica generale, che tra il 2013 ed il 2016, oltre a non presentare le dichiarazioni dei redditi, avrebbero eluso la normativa sul lavoro ponendo in essere fittizi contratti di appalto per fornire illecitamente manodopera a basso costo ai rispettivi clienti. Il fenomeno della “interposizione abusiva di manodopera” riscontrata dai militari ha permesso di contestare alle società l’impiego di 94 lavoratori considerati “irregolari”, poiché in realtà gli stessi risultavano impiegati effettivamente e stabilmente quali “dipendenti” delle aziende presso cui prestavano di fatto la loro opera.
A conclusione dell’attività svolta, alle 3 società “fornitrici” di manodopera è stata comminata una sanzione amministrativa pari a 150.000 euro. Inoltre, i 3 camuni responsabili delle aziende sono stati denunciati all’A.G. per non aver dichiarato redditi per circa 2 milioni di euro ed I.V.A. per 430.000 euro, e per aver omesso, inoltre, di versare imposte per oltre 520.000 euro.
Nella lotta alla contraffazione e alla commercializzazione di prodotti pericolosi sono stati sequestrati 487.988 articoli e denunciati 4 responsabili.
Effettuati 11 interventi, di cui 3 conclusi con esito irregolare, a contrasto del gioco e delle scommesse abusive, nel corso dei quali sono state sequestrati 3 videopoker illegali.
10 i distributori stradali di carburante controllati sul territorio della provincia: 4 le violazioni constatate riferite alla disciplina prezzi con sanzioni amministrative a carico di 3 gestori degli impianti.
Controlli mirati, infine, sono stati effettuati nei confronti dei trasferimenti di denaro da un Paese all’altro, allo scopo di prevenire l’utilizzo dei circuiti di pagamento alternativi ai canali bancari per finalità di riciclaggio di proventi illeciti o di finanziamento del terrorismo: 6 gli accertamenti eseguiti presso gli sportelli di money transfer, con conseguente identificazione dei clienti.