Dopo l’approvazione da parte della Regione della delibera per l’acquisto di 14 treni con alimentazione a idrogeno, realizzati da Alstom, destinati alla linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo, a puntare nuovamente il dito contro il progetto Hydrogen Valley è il referente bresciano di Europa Verde Dario Balotta.
“I treni erano già stati commissionati, senza alcuna gara, nel 2020 per un investimento complessivo di 160 milioni di euro, al costo quindi di 11,4 milioni a convoglio (un treno elettrico costa quasi la metà). Martedì la Regione, a sorpresa, ha precisato che la commessa costerà 184,8 milioni, cioè la strabiliante cifra di 13,2 milioni l’uno. Quasi 2 milioni a treno in più” fa i conti Balotta, parlando di “un progetto insensato, teso più a spacciare una falsa decarbonizzazione (green washing), piuttosto che adottare un serio progetto per il rilancio del trasporto pubblico sul lago d’Iseo e in Vallecamonica”.
Europa Verde torna a ribadire che l’idrogeno non sarà green, perché prodotto con l’ausilio del gas metano di Snam e A2A e ricorda che Ferrovie Nord aveva sostenuto che con l’idrogeno non ci sarebbero stati interruzioni e disagi per i pendolari, come sarebbe stato per l’elettrificazione, affermazione smentita dalla comunicazione arrivata qualche giorno fa: “Da marzo a settembre 2025 la linea verrà chiusa per 6 mesi da Marone a Edolo, circa metà della tratta per l’adeguamento di soli 4 km di gallerie sul totale di 103 km di linea” .
L’analisi critica dei verdi non è finita qui: “Ormai è nota la scarsa affidabilità dei treni a idrogeno, tanto che su due linee della rete regionale della Bassa Sassonia, dove circolavano dalla fine del 2022, ben tredici automotrici su ventisette sono già fuori uso per guasti alle cellule di combustione e per la carenza di pezzi di ricambio. Ciò ha costretto le ferrovie tedesche a noleggiare sedici automotrici diesel in fretta e furia”.
L’analisi costi-benefici dei verdi infine avrebbe dato esito ampiamente negativo: “Vengono messi dalla Regione quasi 400 milioni per un investimento che manterrà gli stessi tempi di viaggio, lasciando inalterata la frequenza delle corse”.