Ogni 72 ore in Italia una donna viene uccisa, ad oggi le vittime sono 106. Oggi si celebra la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne in un momento in cui la tensione emotiva e sociale sono altissime. Gli ultimi episodi di cronaca non possono che sollecitare l’urgenza di soluzioni che possano invertire la rotta di quella che è diventata una vera e propria emergenza.
Nel mondo la violenza, stando ai dati diffusi dall’ATS della Montagna in una nota, contro le donne interessa una donna su tre, in Italia i dati Istat confermano che il 31,5% delle donne tra 16 e 70 anni ha subìto nel corso della propria vita atti di violenza fisica o sessuale. Nella maggior parte dei casi i responsabili sono da ricercare nella stretta cerchia familiare: partner, parenti o amici.
Anche il territorio della Vallecamonica non è immune da questa emergenza. Il Centro Antiviolenza “Donne e Diritti”, che ha sede a Darfo Boario Terme, segnala che le nuove schede aperte tra gennaio e dicembre 2022 sono state 77 (78 nel 2020 e 81 nel 2021), a cui si sommano le decine di donne già prese in carico negli anni precedenti. Complessivamente sono state seguite, nel corso del 2022, 137 donne (157 nel 2020 e 159 nel 2021).
La tutela delle donne vittime di violenza richiede l’attivazione di diverse figure professionali in numerosi ambiti, come ben rappresentato ad esempio nei servizi territoriali specialistici dell’ASST. Cruciale la presenza delle figure sanitarie e professionali specialistiche nelle reti antiviolenza, garantita dallo psicologo e dall’assistente sociale, del Dipartimento PIPSS. Significativo inoltre il lavoro di raccordo e confronto attraverso incontri periodici e tavoli di lavoro.