Questo 27 marzo è il giovedì di metà Quaresima, o giovedì grasso, in cui è usanza bruciare la “Vecchia”. Una tradizione che si perde nei secoli e che in Vallecamonica viene mantenuta in parecchi paesi.

A partire dall’alta Valle, dove il Giuedì de la Mèza e Ruf de la Ecia è promosso dagli “Amici della Vecchia” in collaborazione con la Pro loco di Ponte di Legno. Giovedì alle 14:30 il ritrovo in oratorio con la sfilata fino alla Rsa Carettoni, in piazza XXVII Settembre alle 16:30 ci sarà musica, animazione e merenda per tutti. In serata alle 20:30 partenza del corteo dall’Oratorio con la “Vecchia”, alle 21 in piazza XXVII Settembre la lettura del Testamento e Ruf de la Ecia e il rogo. Al termine seguirà intrattenimento musicale e vin brulè offerto dagli alpini di Ponte di Legno.

In Valsaviore è Cevo a festeggiare: in oratorio domenica è stata costruita la “Vecchia”, ovvero il fantoccio che verrà bruciato giovedì sera dopo il processo animato da bambini e ragazzi, nel piazzale dello Chalet Pineta.

Ben tre appuntamenti a Esine, nelle tre parrocchie: all’Oratorio S. G. Bosco del capoluogo, all’Oratorio di Plemo e all’Oratorio della Sacca, tutti all’insegna del divertimento. Anche le parrocchie di Piamborno e Cogno, che stanno vivendo le Missioni, si troveranno dalle 19 con i missionari per una riflessione sulle cose brutte da “bruciare” e far festa nel cortile della scuola cattolica di Cogno.

La parrocchia e l’Oratorio di Darfo manterranno la tradizione, con il rogo nel prato del Conventone dopo un momento conviviale e il processo alla “Vecchia”. Alle 19:30 apre lo stand con strinù e patatine.

Sul lago, Marone vedrà un momento di spettacolo in Piazza Vittorio Emanuele con le frecce infuocate degli Arcieri del Drago, il processo, musica e frittelle. Anche a Sale Marasino la Pro Loco organizza l’appuntamento con il rogo presso la Piazza del Comune.

L’alternativa al rogo della vecchia la fornisce il Rogo delle Parole ostili proposto dall’Oratorio San Valentino di Breno: giovedì alle 18:30 ci si troverà per una riflessione sulle parole che impediscono di costruire la pace e vivere in armonia.  

La vecchia è da interpretare come il simbolo della stagione invernale: bruciarla significa accogliere l’arrivo della primavera e la rinascita della natura, ma può anche rappresentare la negatività e il male da sconfiggere.

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