Un anno da ricordare, il 2024, per gli alpini camuni, che nei giorni scorsi si sono ritrovati nella chiesa di San Maurizio a Breno per la tradizionale celebrazione di fine anno. Alla presenza di Ciro Ballardini, presidente della sezione camuna, è anche stato fatto un bilancio e ricordati i vari appuntamenti che hanno visto protagoniste le penne nere nel corso dell’anno, dalle varie feste delle singole sezioni al 70esimo anniversario della tragedia del Passo Gavia, fino alle celebrazioni per il 4 novembre, che quest’anno sono coincise con la cerimonia per i cento anni del sacrario del Tonale.

Immancabile l’appuntamento con il Pellegrinaggio in Adamello: a questo proposito, si è parlato dell’edizione 2025, la cui organizzazione spetterà proprio agli alpini camuni. La sfilata si terrà a Pontedilegno, mentre la cerimonia in quota sarà nei pressi dell’ex cimitero militare della Prima Guerra Mondiale in cima alla pista Alpino al Tonale, a 2.600 metri di quota.

Tra gli eventi del 2025, a metà gennaio il ricordo della battaglia di Nikolajewka a Darfo, che darà di fatto il via ai vari appuntamenti previsti nei prossimi dodici mesi. L’anno che si avvia a conclusione, inoltre, ha recuperato cinquanta alpini e circa 150 amici delle penne nere: unico neo del 2024, la mancata assegnazione dell’adunata nazionale del 2026 a Brescia, ma gli alpini, ha fatto sapere Ballardini, sono determinati a riprovarci.

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