Gli alpini camuni si sono ritrovati sabato pomeriggio nella Sala Bim di Breno per l’assemblea annuale che ha tracciato un bilancio delle attività del 2024 e dato uno sguardo a quelle dell’anno in corso. A presiederla Ciro Ballardini, presidente uscente del sodalizio, che ha dato la propria disponibilità a ricandidarsi anche per il prossimo triennio (le elezioni si terranno a breve).
L’assemblea è partita dai numeri: a fine 2024 in Vallecamonica si contavano 3.233 penne nere (56 in meno rispetto al 2023) e 1.835 tra aggregati ed amici (in aumento di 61 unità rispetto all’anno precedente), per un totale di 5.068 componenti del sodalizio, suddivisi in 67 gruppi. Il loro lavoro a favore delle comunità è stato intenso: 57.162 le ore di volontariato donate e 110mila gli euro raccolti.
Gli alpini camuni guardano ora ai prossimi eventi, a cominciare dall’organizzazione del Pellegrinaggio in Adamello, che si terrà a Pontedilegno, ma anche il diciottesimo raduno del Montozzo e l’Adunata nazionale a Biella, a cui le penne nere della Vallecamonica saranno presenti.
La sezione camuna dell’Ana punta poi ad acquisire la chiesetta del Rifugio Garibaldi e a riqualificare il Rifugio Bazena dove, a fine settembre, tornerà il raduno. Ballardini ha poi dedicato un pensiero alle tesa situazione geopolitica, con particolare riferimento alle guerre in Ucraina e in Medio Oriente, e ha ribadito l’amarezza per l’occasione sfumata di far ospitare a Brescia l’Adunata Nazionale del 2026, che si terrà a Genova. Nonostante il dispiacere, gli alpini bresciani hanno annunciato che ci riproveranno anche per il 2027, sperando che sia la volta buona.
[Foto da Giornale di Brescia]