Il Buon Samaritano di Girolamo Romanino arriva a Breno. La nuova acquisizione di Fondazione Tassara era stata collocata a fine maggio (fino a metà luglio) negli spazi espositivi del Mita di via Privata De Vitalis, a Brescia. Il quadro delle virtù bresciane, un olio su tela di circa 120 x 155cm, databile attorno al 1540, dopo due secoli è tornato a casa ed è ora a disposizione di Brescia e provincia, perseguendo una delle missioni principali della Fondazione: essere al servizio e parte di quel ricchissimo patrimonio civico della città e della provincia con un atto di generosità attraverso l’arte, nello spirito di Romain Zaleski, che volle e che tuttora sostiene la Fondazione.

Il legame tra Fondazione Tassara e la Vallecamonica è infatti indissolubile quanto il legame tra la Vallecamonica e Romanino: la Fondazione svolge da quindici anni un ruolo filantropico costante sul territorio – insieme ad altri enti e associazioni – e sostiene eventi e attività in diversi ambiti dalla formazione alla assistenza.

L’esposizione de Il Buon Samaritano a Breno offrirà la possibilità di vedere l’opera in dialogo diretto con i dipinti di Romanino, sia con il ciclo di affreschi della chiesa di Sant’Antonio, sia con le opere esposte nelle sale del Museo, dove la tela sarà visibile fino a ottobre. L’inaugurazione è in programma il 2 agosto alle 17:00, nella chiesa di Sant’Antonio.

L’opera sarà esposta al CaMus da lunedì a giovedì: (9.00-12.00) il venerdì e la domenica dalle 15.00 alle 18.00 e il sabato dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00-18.00. “L’esposizione del dipinto raffigurante il Buon samaritano, opera da tempo inserita nel catalogo di Romanino, è l’occasione per indirizzare il visitatore a ripercorrere, seppur in modo non cronologico, l’attività dei due maestri a Breno tra le opere, ancora presenti, nella chiesa di Sant’Antonio abate e quelle ora esposte al museo civico, ma provenienti dallo stesso edificio” commenta invitando tutti all’inaugurazione il direttore del CaMus Federico Troletti, che ricorda: “A dialogo e a confronto con il Buon samaritano sono esposti, oltre agli affreschi di Romanino e la grande pala di Callisto Piazza nella chiesa, altre opere nel Museo Camuno: tre dipinti su tela di Romanino, la Deposizione di Callisto Piazza, il San Paolo di Alberto Piazza e una Testa di donna di Lattanzio Gambara, genero e collaboratore di Romanino”. Durante i mesi di esposizione sono previste visite guidate per gruppi e scuole; conferenze e conversazioni storico-artistiche e di ambito teologico. Per l’occasione è stato edito un catalogo della serie “CaMus Indagini”.

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