Dopo le polemiche seguite alla decisione di tagliare i pini marittimi presenti sul porto Gabriele Rosa di Iseo, l’amministrazione comunale guidata da Marco Ghitti ha diffuso un comunicato con il quale vuole mettere fine alla diatriba spiegando una volta per tutte i motivi per cui l’intervento di taglio dei pini marittimi sul lungolago fosse indispensabile e non più rinviabile.
“Spiace moltissimo a tutti, soprattutto a noi, ma l’apparato radicale dei pini, anziché svilupparsi in forma circolare e con un raggio medio di 4 metri, si è sviluppato a semicerchio, inficiando negativamente l’intera staticità delle piante” si legge nella nota, corredata da schemi e disegni tecnici che rendono l’idea di quali fossero le condizioni degli alberi. Un agronomo e un dottore forestale hanno classificato come elevata la pericolosità dei pini, tanto che il Comune ha dovuto percorrere l’unica strada possibile: la sostituzione di tutte le piante in questione.
Nella perizia, resa pubblica dal Comune, è inoltre consigliata la sostituzione di ogni singolo pino con una quercia (tipo Leccio o Quercus ilex) che abbia già sviluppo e altezza considerevoli. “A tal proposito abbiamo già individuato tali piante la cui età e sviluppo supera i 50 anni e l’altezza media non sarà inferiore ai 6 metri”, scrive l’amministrazione, precisando che l’altezza media dei pini era di 8 metri.
“Amministrare significa assumersi la responsabilità e con la sostituzione dei nostri storici ed amati pini, con piante adeguatamente selezionate in termini di età ed altezza, crediamo di aver garantito l’incolumità futura di tutti nel rispetto di una peculiarità storica del panorama che nessuno ha mai messo in discussione”.