Nel 2020 c’era il coprifuoco per un Natale blindato causa Covid; nel 2021, alla fine del secondo anno di pandemia, con la campagna vaccinale a pieno regime ma nel bel mezzo di un’ondata che aveva portato una notevole impennata di casi, si brindava con prudenza, sotto a un nuovo decreto, tra obblighi di mascherine, stop alle feste di piazza e tamponi prima di ritrovarsi in famiglia. Erano oltre ottomila in quel periodo i bresciani in quarantena.
Quest’anno, guardando i numeri diffusi dalla Regione l’antivigilia di Natale, si può festeggiare anche un graduale ma significativo allontanamento del virus, se si pensa che sono 35 i ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Lombardia alla data del 22 dicembre, lo stesso numero di pazienti di una settimana fa. I ricoverati negli altri reparti per la cura del Covid sono in calo a 1.274.
A Brescia sono 379 nella giornata di giovedì 22 dicembre i positivi comunicati dal report settimanale. Anche questa settimana continua a diminuire il tasso di incidenza di casi di Covid-19 nel nostro Paese e anche l’Rt mostra una tendenza alla diminuzione, a 0,91, quindi al di sotto della soglia epidemica.
Un ulteriore segnale che guarda alla fine dell’emergenza è la chiusura della Scala 4.0 dell’Ospedale Civile di Brescia, padiglione dedicato al Covid in cui sono stati curati circa tremila pazienti infettati dal virus. I malati ancora presenti vengono trasferiti nei reparti, ma la Scala non verrà smantellata, hanno deciso dalla direzione generale dell’Asst bresciana.