Il Comitato permanente della convenzione di Berna ha sancito il declassamento del lupo da “strettamente protetto” a “protetto”. La delibera entrerà in vigore dal 7 marzo 2025 e consentirà ad ogni Stato membro dell’Ue di gestire con maggior flessibilità le popolazioni locali di lupi.

Nelle ore successive alla notizia l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste della Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, è entrato nel merito della decisione assunta dal Comitato, dichiarando che la Lombardia intende agire subito, proponendo un tavolo di confronto tra le Regioni interessate, per definire una strategia comune. Secondo l’assessore lombardo è fondamentale “superare approcci ideologici e affrontare con pragmatismo un problema che da troppo tempo penalizza gli allevatori dei nostri territori”.

Proprio i frequenti e gravi attacchi agli allevamenti e le predazioni di ovini e caprini, che hanno penalizzato soprattutto gli alpeggi ma anche le attività a bassa quota, hanno portato al nuovo quadro normativo. Una decisione che è stata applaudita anche da Confagricoltura

Quello della presenza dei “grandi predatori” è un argomento che di tanto in tanto torna ad accendersi anche in Vallecamonica: secondo i dati diffusi la scorsa primavera dalla Polizia Provinciale sono due i branchi di lupi avvistati nella nostra Valle, entrambi all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio: uno, confermato rispetto al passato, è quello del Tonale, che spazia tra la Val di Sole e l’alta Vallecamonica, l’altro si trova in Val Grande.

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