Malonno, sabato 11 maggio. “Ci pensavo stanotte: come si fa ad immaginare una montagna senza bestie?” Per Elena Turetti è imprescindibile che esista un gregge che attraversa una valle. È una questione di equilibrio ambientale. Lo racconta durante la prima delle due tappe in cui è suddivisa “Transumanza culturale 2024”, una giornata per vivere insieme, in compagnia di un gregge appunto, la traccia della transumanza che percorre tutti gli anni la Valle Camonica.

Turetti è la responsabile dei due casi studio della nostra valle per il progetto transfrontaliero Interreg Alpine Space AlpTextyles. Un progetto che ha per obiettivo la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio tessile delle Alpi, attraverso la sperimentazione di soluzioni collaborative transnazionali per una rilocalizzazione della filiera del tessile in termini di circolarità, sostenibilità e innovazione dei saperi tradizionali. Ne parliamo anche con Cassiano Luminati, Direttore del Polo Poschiavo, capofila di AlpTextyles:

breve estratto dall’intervista a Cassiano Luminati

Riscoprire la filiera significa prima di tutto riuscire a trasformare una questione spinosa venuta in essere negli ultimi tempi: la lana è un rifiuto speciale. Se da un lato è bene comprendere come tornare a concepire la lana come una risorsa – e per converso anche il ruolo delle pecore sul territorio – dall’altro si tratta di guardare al futuro grazie all’innovazione. Non solo in termini di filato e produzione, ma proprio di tipologie di utilizzo che vanno oltre il tessile.

Più ci pensiamo, più è difficile capire come la lana, da sempre ritenuta una risorsa preziosa, sia diventata un problema per il pastore. Cercare di comprendere a fondo questo passaggio dà il via a una ridiscussione collettiva, dal basso e aperta a più soggetti, su come ripensare le economie rurali locali. “AlpTextyles vuole ridare circolarità a un mestiere che la circolarità ce l’ha nel sangue”, continua Turetti.

Da oltre 10 anni, l’associazione Codadilana recupera la lana di Valle Camonica. Attualmente riesce a trasformarne 1.000 chili l’anno. Un’attività legata alla sensibilizzazione dei problemi di cui la filiera fa esperienza, in termini di quantità, spazi, meccanismi, persone. Una realtà che desidera consolidare quanto fatto finora, trasformandolo in attività capace di portare reddito:

breve estratto dall’intervista a Silvia Morandi, di Codadilana

Ma la lana è anche una risorsa a livello costruttivo. Lo testimonia il lavoro di Chiara Dognini, che nel corso del suo Dottorato in Ingegneria meccanica e industriale sta studiando i biomateriali. Racconta di come la lana possa “sfamare” i funghi. Con la lana crea infatti il substrato di crescita del micelio, che sviluppandosi lega insieme il materiale. “In questo modo si possono formare dei pannelli che hanno proprietà isolanti sia termiche che acustiche”.

La giornata è l’occasione per conoscere, incuriosire, toccare con mano la materia prima. Comprenderne il valore e annusare quanto sia portatrice di saperi, capacità e potenziale. Il primo vero sole primaverile dopo tanti giorni di brutto tempo accoglie bene la proposta, accompagnando i partecipanti dall’area della stazione fino al laghetto di Malonno. Prima di proseguire, assistiamo anche alla tosatura di una pecora. Inizialmente a disagio per il gruppo di spettatori, l’animale finisce con il mettersi comodo: si rilassa così tra le braccia di Gabriele Peli, che con maestria la libera del pesante vello.

Nel pomeriggio ripartiamo alla volta di Sonico, attraverso il verde degli alberi. Accompagniamo una quindicina di pecore a ritrovare il proprio gregge. Siamo un bel gruppo: ci sono persone che provengono da tutto l’arco alpino e anche dagli Appennini. Tante testimonianze e occasioni di confronto. Noi ci fermiamo qui con il nostro resoconto della giornata, lasciando che la transumanza prosegua indisturbata verso la trasformazione sostenibile della fibra, la cena condivisa e il rientro sotto le stelle. Buon cammino.

Le interviste, in versione estesa, ad Elena Turetti, Silvia Morandi, Cassiano Luminati, Chiara Dognini e Gabriele Peli verranno trasmesse durante VocePRESENTE (venerdì 24 maggio, ore 10:10). Dopo la messa in onda, la puntata sarà disponibile in formato podcast dalla pagina della trasmissione sul sito della radio.

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