Una sguardo alle donne che hanno fatto la Storia ed uno al futuro delle penne nere. Saranno i due punti chiave del 60esimo Pellegrinaggio in Adamello, pronto a partire giovedì alla volta di Pejo, in Trentino. Proprio gli alpini della sezione trentina sono stati incaricati dell’organizzazione, che prevede, prima delle cerimonie ufficiali, la partenza delle colonne: giovedì si metterà in moto la Colonna 1, il giorno successivo le Colonne 2 e 3, sabato le Colonne 4 e 5.

Tutte si ritroveranno sabato nei pressi dell’arrivo della Telecabina Pejo 3000, dove alle ore 11:00 si terrà la Santa Messa in suffragio dei caduti di tutte le guerre. Quindi lo spostamento a Pejo dove, nel pomeriggio, ci sarà la deposizione della corona ai caduti nel cimitero di San Rocco. Domenica il gran finale si terrà a Cogolo di Pejo: qui, alle 10:15 è prevista la sfilata, seguita dai discorsi delle autorità.

Il Pellegrinaggio in Adamello quest’anno è dedicato alle donne portatrici del Vioz e dell’Adamello, ovvero a tutte coloro che, durante la Prima Guerra Mondiale, silenzionamente ma tenacemente hanno svolto incarichi di supporto ai soldati al fronte, collaborando anche alla realizzazione di trincee e baracche in quota.

Uno sguardo al passato, appunto, ma anche, come dicevamo, uno al futuro: tra le colonne in direzione Pejo ce ne sarà anche una composta dai ragazzi e dalle ragazze del Campo Scuola, che partiranno all’alba di sabato da Pisogne in autobus per raggiungere le altre colonne per la salita con la telecabina.

Inoltre, sarà consegnato il cappello alpino a 180 reclute del Centro Addestramento di Aosta. Due iniziative, queste, che guardano al futuro degli alpini ed al ricambio generazionale per le penne nere camune, trentine e non solo.

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