La Vallecamonica vola sul fronte del turismo, registrando nel 2023 risultati superiori al periodo pre-pandemia del 2019. La buona notizia giunge dal report del turismo nella Valle dei Segni relativo al 2023, rilasciato da Vistit V.I.B e curato la Luca Giarelli.
Il report ha tenuto conto dell’anno scorso, durante cui sia il turismo domestico che quello internazionale sul nostro territorio hanno evidenziato nette crescite: nello specifico, si parla di un aumento del 14% di arrivi rispetto al 2022, per un totale di 223.919 persone, e del 14,6% di presenze, pari a 787.843 notti trascorse.
La Vallecamonica in questi anni viene scoperta e riscoperta innanzitutto dagli stessi italiani: appartengono a questa nazionalità il 69% delle presenze registrate sul nostro territorio, con provenienza soprattuto da Lombardia, Emilia Romagna e Lazio.
Le presenze straniere sono state il 31%, in aumento rispetto a dodici mesi prima: in questo caso i turisti hanno viaggiato da Regno Unito, Repubblica Ceca e Polonia, concentrando il loro soggiorno soprattutto nei mesi invernali, e quindi approfittando dell’offerta sciistica messa sul piatto dai comprensori camuni.
Vacanze che hanno avuto una durata media di tre giorni e mezzo, con picchi a febbraio ed agosto; proprio quest’ultimo mese è quello con il maggior numero di pernottamenti (133.654), a differenza del mese di novembre, dove si è registrata la minora affluenza.
Le ragioni di questo successo stanno innanzitutto sull’offerta variegata che il territorio camuno offre, capace di spaziare dalla montagna al lago e di catturare l’attenzione di appassionati di arte, Storia e cultura; va anche detto che l’attrattività della nostra area è cresciuta grazie anche al rafforzamento della capacità di accoglienza, aumentando del 12,7% le strutture ricettive: in tutto, sono 852 le attività di questo settore, di cui 112 alberghiere (le più preferite) e 740 extra-alberghiere, per un totale di 15.081 posti letto (in aumento del 2,4% rispetto al 2022).
Il report, infine, suddivide la Vallecamonica in otto aree turistiche: la maggiore presenza va a quella di Pontedilegno ed Alta Valle, con il 57,8% delle presenze totali, ma anche le altre si sono comportate bene, registrando aumenti delle presenze, ad eccezione dell’area di Breno, Cividate Camuno e dintorni. In tutte le aree è marcata la presenza turistica straniera, ad eccezione di Borno e dell’Altopiano del Sole dove, invece, prevale un turismo domestico.