È stato pubblicato dal Broletto il Quaderno dell’Osservatorio Provinciale Rifiuti. Emerge che nel 2023 è cresciuta di un altro punto percentuale la raccolta differenziata dei rifiuti urbani nei 205 comuni bresciani: è stato avviato al riciclo il 77,2% di tutti i rifiuti raccolti contro il 76, 3% del 2022.
In Lombardia sono però più riciclone di Brescia le province di Mantova (87%), Bergamo (80,5%), Monza e Brianza (79,9%) Lecco (78,6%), Cremona (78%). Altro dato negativo, per il quale la nostra provincia detiene un record: è quella con la maggiore produzione pro-capite di rifiuti, pari a 528 chili. Un dato su cui incide indubbiamente la massiccia presenza turistica con oltre 12 milioni di pernottamenti.
Stando alla classifica dei più ricicloni sul podio si trova ancora la piccola Acquafredda, nella Bassa, con il 94,5% di differenziata. Sono diversi i comuni che si attestano intorno all’89% (Bagnolo Mella, Montirone, Vallio Terme, Villachiara), quello camuno ad eccellere è Gianico con l’87,3%, seguito in Valle da Ono San Pietro (86,7%) e Niardo (85,9%). Sul fronte opposto i numeri bassissimi di Collio (29,9%) e, per la Vallecamonica, Cimbergo e Paspardo (poco più del 39%), cui segue, sotto al 50%, Corteno Golgi.
Persistono evidentemente delle difficoltà nei comuni di montagna, dove la raccolta differenziata è spesso inferiore al 60% per motivi logistici e di bassa densità abitativa.
Si osserva una tendenza positiva nell’estensione della raccolta porta a porta per frazioni come carta, plastica, umido e multimateriale, con una riduzione dell’utilizzo di contenitori. Nel 2023, l’aumento dei comuni attivi ha incrementato soprattutto la raccolta di multimateriale, plastica e tessili, mentre l’organico ha registrato un aumento modesto. I rifiuti verdi, nonostante meno comuni coinvolti, sono cresciuti di 15mila tonnellate, raggiungendo il 22,3% del rifiuto differenziato, superando l’organico al 20%.
Nel 2023 erano 45 i comuni bresciani con il Prelievo Puntuale (+8 rispetto all’anno precedente), con una produzione media di rifiuto urbano di 484 kg pro capite. Il Quaderno evidenzia inoltre come, nei Comuni con Tariffazione Puntuale il rifiuto indifferenziato è di 84 kg pro capite, contro i 138 kg dei Comuni a regime presuntivo.