Uomo, oltre i 70 anni d’età: è questo l’identikit principale delle vittime affette da Coronavirus in Vallecamonica. Ovviamente, però, non vanno dimenticate tutte le altre persone che, seppur non appartenendo a questo profilo, sono state colpite da Covid 19 e sono venute a mancare in queste settimane.
In tutto, su circa 100mila abitanti della Valle, il numero dei contagiati sfiora lo 0,5%: il virus, secondo Maurizio Galavotti, direttore generale dell’Asst di Vallecamonica, potrebbe essersi diffuso sul nostro territorio una settimana dopo la scoperta del famoso “paziente 1” di Codogno.
La “bomba biologica” in Vallecamonica potrebbe essere stata la ressa presso gli impianti sciistici del fine settimana del 7 ed 8 marzo, prima del Decreto del Governo che ha chiuso anche le piste da sci: qui il virus potrebbe aver trovato strada facile per circolare e diffondersi.
Tra i dipendenti dell’Asst, rivela Galavotti nell’inserto bresciano del Corriere della Sera, circa il 7% risulta essere stato contagiato. E mentre Monno continua ad essere l’unico Comune in cui non si registrano casi, il direttore generale è certo che la popolazione abbia “capito la gravità della situazione”, come dimostrano le strade ormai deserte di tutti i paesi.