Mentre la comunità di Breno si stringeva intorno alla famiglia di Marco Contessi per i funerali, il gip ha interrogato il 27enne accusato di omicidio stradale con aggravante, nell’incidente che domenica pomeriggio ha causato la morte del 39enne e il ferimento della compagna, ancora ricoverata in ospedale a Brescia.

Il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere per il 27enne, residente a Darfo e di origini milanesi, che domenica si era messo alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e senza patente. Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Marone, all’altezza della galleria Vello 1 sul territorio di Colpiano, a Marone, il giovane che stava andando in direzione Iseo avrebbe invaso l’opposta corsia di marcia, finendo contro l’auto su cui viaggiavano Contessi e la compagna, verso la Vallecamonica.

Nell’incidente era rimasto coinvolto anche un furgone, il cui autista era uscito illeso. Intanto, come detto, ieri nel Duomo di Breno si sono tenuti i funerali di Contessi: numerose le persone che in questi giorni si sono stretti intorno alla madre Giacomina (che trent’anni fa aveva perso un altro figlio, Aldo, in un altro incidente stradale), alla sorella Silvia ed ai tre figli di Contessi, l’ultimo dei quali nato solo nell’ottobre scorso; la famiglia non ha chiesto fiori, ma donazioni all’Oratorio.

Proprio l’Oratorio, per cui Contessi si metteva spesso a disposizione, in segno di lutto ha annullato le varie iniziative previste in settimana in occasione della festa patronale di San Valentino; anche l’Us Breno e i piccoli calciatori della Scuola Calcio, che Contessi allenava, lo hanno voluto salutare nelle sere scorse, con un toccante lancio di palloncini dal campo.

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